Spesso per “violenza contro le donne” si intende uno stupro, una violenza fisica, una persona che gode nel fare tutto questo male ad una donna indifesa, ma una violenza può essere anche psicologica ed è grave che una donna non possa uscire senza avere paura che le possa succedere qualcosa. Parlo anche per me, che quando la sera esco per andare a ballare e mi metto un vestitino, una gonna o semplicemente sono truccata un po’ più del solito, ho sempre paura di chi mi guarda e di che cosa potrebbe accadere, ho paura di prendere un taxi, un bus e di camminare da sola per la strada per raggiungere la discoteca. Non esiste che nel 2019, quasi terminato, una donna debba avere paura di tutto ciò e non si possa sentire al sicuro.
Coloro che subiscono una violenza spesso non sono neanche in grado di denunciarla, talora per paura, o per vergogna, addirittura per incredulità. E la prima volta è una presa di braccio troppo stretta, un’altra è uno schiaffo, la terza è un oggetto lanciato contro e la quarta potrebbe essere l’ultima volta. Bisogna cambiare la mentalità, delle donne principalmente, perché si possa essere pronte a reagire a tale fenomeno. Il nostro silenzio è un silenzio che porta alla morte di tante donne e, per coloro che sopravvivono, al dolore di una vita intera.
L’altro giorno, su Instagram, guardavo le “storie” di Chiara Nasti, nota influencer, nelle quali diceva che lei veniva presa in giro, insultata dalle stesse donne, eppure tra di noi ci dovrebbe essere solidarietà e non bisognerebbe insultarsi tra di noi o prendere in giro un’altra donna solo per i difetti che ha! Ne ha parlato anche Chiara Ferragni, altra influencer, che propone analoghe riflessioni.
Forse il problema vero e proprio è anche il fatto che non ci sentiamo tutelate abbastanza dallo stato e dalle forze armate, perché credo che, se fino ad oggi sono accadute tante tragedie, è perché non ci hanno protetto nel modo giusto. La soluzione forse sta proprio in noi donne, che dobbiamo farci coraggio e denunciare tutto questo, permettetemi, “schifo” ed arrivare verso la libertà autentica di essere come vogliamo, senza avere la paura di essere maltrattate, insultate e senza sentirsi in colpa per non aver fatto nulla.
Sara Pagano, V D TUR
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