Già dall’antichità, la donna è sempre stata reputata inferiore all’uomo e per tutto il corso della storia la situazione non è mai stata davvero cambiata, nonostante si siano raggiunti alcuni traguardi
nei paesi più civilizzati. Non siamo mai state totalmente rispettate: in ambito lavorativo, familiare e sociale (anzi, soprattutto in questi ultimi anni mi sembra ci sia una regressione).
Questo perché gli uomini si sono sempre reputati più importanti, più forti, più autorevoli, credono di avere una certa supremazia sul sesso femminile. Per questo si permettono di ridere delle donne, così per gioco, di fare una battutina e lanciare qualche fischio a una ragazza che sta camminando tranquillamente per strada. Alcuni arrivano a insultarle e di abusare di loro, solo perché magari, una sera, si sono messe un vestito un po' più corto del solito o un intimo un po' più provocante. E poi ci sono quelli che picchiano. Riempirle di botte, per cosa? Per gelosia? Per stress sul lavoro? Un “uomo” che picchia una donna non dovrebbe neanche essere chiamato UOMO!
Dall’inizio del 2019 fino ad ora, sono state uccise 95 donne, impensabile per me che sono appena entrata nell’età adulta. A volte mi chiedo se dovrò mai avere paura per il mio futuro, sia per camminare in strada da sola, sia per restare in casa con mio marito, che, non si sa mai... magari ha passato una giornata pesante... Penso che una donna debba sentirsi libera di indossare quello che vuole, di truccarsi quanto vuole e di camminare liberamente per strada da sola quanto vuole perché lo fa per lei, per sentirsi bella, libera e indipendente. E penso anche che, se una donna vuole stare veramente con una persona, gli darà il cuore: per questo la gelosia è concessa fino a un certo punto, i rapporti vanno basati sulla fiducia e il rispetto. Ed è questo che gli uomini devono ancora imparare e forse è anche l’ora!
Sara Pomati, V D TUR
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