domenica 1 dicembre 2019

Un altro livido: io dico NO!

Al giorno d’oggi, molte donne subiscono violenze di ogni tipo, ma non sempre hanno il coraggio di denunciare. Purtroppo ci sono tante violenze diverse, come quella verbale, quella sessuale, quella domestica... La violenza di cui si parla maggiormente è l’abuso sessuale, ossia la forza utilizzata da un uomo per ottenere una prestazione sessuale non voluta dalla donna. Disgraziatamente viene effettuata anche su ragazze molto giovani, incapaci di difendersi. Sui giornali si sente parlare sempre più di violenza domestica ad opera di mariti, fidanzati, compagni, conviventi, padri o figli ormai adulti che si approfittano della “fragilità” femminile, percuotendo e picchiando le mogli, le fidanzate, le figlie o le madri anziane. C’è un tipo di maltrattamento che spesso non viene considerato tale, ma che in realtà è una vera e propria coercizione: la violenza verbale e quella psicologica. Gli insulti e le prese in giro, specialmente riguardanti l’aspetto esteriore oppure l’abbigliamento, sono parte integrante del sopruso sopracitato; anche essere controllata e non avere libertà (di uscire con le amiche, di andare al lavoro, di truccarsi, ecc.) sono parte di questa.
Purtroppo queste violenze possono portare al femminicidio. In Italia, la maggior parte dei femminicidi avviene in famiglia per mano di compagni estremamente gelosi e possessivi. Il numero di ragazze e donne uccise nel 2018 è salito a 142, nel 2019 a 95, e potrebbe continuare a salire se tutte noi, per paura o per pietà, non denunciamo. Infatti, la prima cosa da fare quando si subisce una qualunque violenza, è renderlo noto alle forze dell’ordine sporgendo denuncia, senza farsi sovrastare dalla paura. Esistono inoltre dei centri antiviolenza e dei numeri rosa da chiamare in caso di pericolo.
Io penso che l’uomo debba avere rispetto della sua compagna, così come di tutte le altre donne compresa sua mamma, sua figlia e tutte le sue amiche o conoscenti. In più, credo fermamente che alcuni uomini debbano comprendere che le donne non sono una loro proprietà, bensì degli esseri liberi e non sempre indifesi. La loro gelosia, quando sfocia in prepotenza, non può portare a nulla di buono.
Per concludere, nessuno si dovrebbe permettere di trattare le donne così male perché soffrono molto e soprattutto perchè sono coloro che danno la vita, e l’hanno data anche a quegli uomini che le picchiano, le violentano e le maltrattano.

Sara Messina, V D TUR

Nessun commento:

Posta un commento

Scrivi qui il tuo commento: sarà pubblicato dopo la moderazione.