STILE ROMANICO: SAN SIRO DI STRUPPA
Il giorno mercoledi 26 febbraio 2020, durante la chiusura la chiusura della scuola per coronavirus, ho fatto un’altra passeggiata all’aria aperta ed in un posto poco frrequntato. Sono andato con la mamma e mio fratello Alberto che guidava la macchina in Valbisagno. Volevamo vedere una famosa chiesa medioevale di stile romanico: la chiesa di san Siro di Struppa.
Avevamo fatto un giro in quel posto quest’estate, ma c’era molta confusione per la festa del 7 luglio. Mercoledì non c’era nessuno. Siamo arrivati ed abbiamo trovato facilmente parcheggio. La chiesa era illuminata perché era una bella giornata di sole.
La chiesa ha una facciata grigia, con un grosso rosone in alto. E’ dello stesso periodo di san Lorenzo a Genova o san Pietro a Portovenere ma non ha le strisce bianche e nere tipiche della Liguria. Però il disegno bianco e nero lo hanno messo sul pavimento del piazzale davanti alla chiesa. E’ fatto con tantissimi sassolini bianchi e neri e sembra una scacchiera.
La chiesa è dedicata a san Siro, vescovo di Genova del IV secolo (400, alla fine dell’Impero dei Romani). Dentro la chiesa è molto semplice, c’è solo il muro grigio e il tetto di legno (non è barocco come la Madonna del Monte!) Ci sono delle belle colonne con degli archi rotondi.
E’ una chiesa molto semplice, ma molto bella. Non ci sono dipinti sulle pareti, ma c’è un famoso polittico di san Siro (polittico significa: tanti piccoli quadri con immagini sacre riuniti fra di loro con un’unica cornice).
Il polittico di San Siro
La più notevole tra le opere d'arte conservate nella chiesa è il Polittico di San Siro, realizzato nel 1516, già ritenuto di Teramo Piaggio, successivamente attribuito a Pier Francesco Sacchi (1485-1528), detto il Pavese. Il dipinto è stato restaurato nel 1960. Nel riquadro centrale è rappresentato il santo in trono che col pastorale schiaccia il Basilisco (mostro che simboleggia l'eresia ariana). Sempre nella parte centrale, sopra l'immagine del santo, è dipinta una Madonna con il Bambino in dolcissimo atteggiamento materno. Ai lati ci sono otto riquadri (quattro per lato) che raffigurano altrettante scene della vita di San Siro: “Vocazione di S. Siro”, "Il miracolo del merlo restituito alla vita ", "Il miracolo della nave", "Visioni di S. Siro", "Guarigione di un'indemoniata", "Uccisione del Basilisco", "Morte di San Siro e traslazione delle reliquie", "I miracoli e la devozione al santo". Questo polittico risale al periodo del Rinascimento, ai tempi di Cristoforo Colombo e della scoperta dell’America. In quel periodo, alla fine del Medio Evo, cominciavano a dipingere e a decorare con tanti colori.
Su wikipedia ho trovato questa leggenda della Genova antica.
Racconta la leggenda che a quel tempo a Genova c'era un grosso basilisco che stava in fondo a un pozzo, appestando col suo fiato la città. San Siro dopo un triduo di preghiere e penitenza andò presso il pozzo, vi calò un secchio e ordinò al basilisco di entrarvi. L'animale obbedì al santo che, dopo averlo tirato su dal pozzo gli ordinò di gettarsi in mare. Il basilisco obbedì e scomparve per sempre.
C’è poi una bella statua della Madonna della Guardia, che è un statua presente in molte chiese di Genova, perché è molto venerata in città.
Simone Giornalista Narducci, III A LES
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