sabato 7 marzo 2020

I giorni del Corona virus - Le testimonianze di Kathrin e Sara

Il corona virus è un virus altamente contagioso, con sintomi simili a quelli dell’influenza; si tratta di una malattia che si è diffusa partendo dalla Cina. Il mondo intero ne è così spaventato da aver assunto importanti misure contenitive del contagio. Pare che la pericolosità sia più sentita dalle persone di una certa età e con gravi patologie.
Trattandosi di virus che si diffonde per le vie respiratorie, gli Stati si stanno preoccupando di assumere misure adeguate.
In Italia, si è deciso, tra le altre cose, di chiudere scuole, università e chiese (messe e i riti previsti per le Ceneri sono state spostate, sostituendoli, ad esempio, con messe online), per un lungo periodo. L’obbiettivo è limitare la concentrazione di persone in luoghi chiusi. Si è suggerito un lavaggio frequente delle mani e l’uso di disinfettante, inoltre le autorità si raccomandano di evitare baci e strette di mano, oltre a mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro.
In Liguria, i primi casi hanno riguardato persone provenienti dalle prime zone colpite in Lombardia. Malgrado la quarantena, infatti, non è stato da subito possibile controllare gli spostamenti; pertanto, dalla Lombardia il virus ha poi trovato diffusione nella nostra regione e in altre.
L’aria che si respira in giro per la città è indubbiamente di ansia e preoccupazione: a volte basta uno starnuto o un colpo di tosse per ricevere sguardi di diffidenza.
Sebbene a Genova difficilmente si trovino persone con la mascherina, la paura è tanta. C’è anche chi ironizza, prendendo in giro chi invece si preoccupa giustamente.
Il rischio di ulteriore diffusione è reale, ma bisogna andare avanti con la vita quotidiana nei limiti del possibile e, soprattutto, non dimenticare la buona educazione e la gentilezza.
Molte delle misure suggerite dal governo sono regole di buona convivenza, che non tutti praticavamo: basti pensare a coprirsi la bocca in caso di starnuti e tosse, o alla pulizia quotidiana.
Ciò che spero è che, quando questa emergenza sarà conclusa, le persone terranno ben stretta la lezione. Non si può sempre discriminare a prescindere, a volte basterebbe più altruismo e tolleranza, caratteristiche che sono risultati scadenti tra la nostra popolazione. A questo riguardo, quello che penso è che gli insulti ai cinesi prima, e la fuga dalla quarantena poi, hanno dimostrato che a livello umano abbiamo davvero ancora troppo da imparare.

Kathrin San Clemente, V D TUR


Il Coronavirus, noto anche come COVID 19, è una sindrome influenzale sviluppatasi in Cina e poi diffusasi in tutto il resto d’Europa.
I sintomi più comuni sono febbre alta, difficoltà respiratorie e malessere generale. Come possiamo notare, questi sintomi sono gli stessi di una normale influenza, ma il livello di contagiosità è molto più elevato ed è proprio questo che spaventa tutti.
Il Coronavirus colpisce maggiormente le persone anziane o quelle con patologie gravi.
Da un giorno all’altro, noi tutti ci siamo trovati a non poter più frequentare la scuola, a dover prestare attenzione ai luoghi d’incontro e ad imparare di nuovo le norme sanitarie - igieniche che ci eravamo dimenticati.
La televisione e i social network hanno terrorizzato le persone con trasmissioni inquietanti e con il conteggio delle vittime minuto per minuto. Di conseguenza i supermercati sono stati presi d’assalto da milioni di famiglie che si procuravano cibo ed altri beni di prima necessità come se fossero state in guerra. Le mamme hanno iniziato a non saper più dove lasciare i propri figli. I viaggi, gli incontri, le feste, i concerti, le partite e tutti gli eventi in cui fossero previsti assembramenti di persone, sono stati cancellati. I bar e i ristoranti hanno perso clientela. Le aziende hanno visto calare drasticamente il loro fatturato e alcuni negozi hanno addirittura chiuso per un periodo.
Purtroppo in questa situazione di disagio e terrore hanno fatto capolino gli "sciacalli". Molti colossi del web hanno iniziato a vendere mascherine ed igienizzanti a prezzi esorbitanti. Su Facebook hanno postato ricette false per creare l’Amuchina mettendo così a repentaglio la vita di chi incoscientemente ha provato a farla ed in alcune case si sono addirittura presentati dei falsi dipendenti della guardia medica, per fare falsi tamponi quando in realtà il loro scopo era solo rubare!
In conclusione, io personalmente penso che questo COVID 19 abbia impaurito tutti ed abbia bloccato, per un motivo o per un altro le nostre vite.


Sara Messina, V D TUR


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