É nato tutto qualche mese fa quando si iniziava a vociferare di un virus simile alla polmonite in Cina, nato da un pipistrello o qualcosa di simile, ed essendo che si parlava dell' Estremo Oriente nessuno era particolarmente agitato. Ma ben presto la situazione cambiò: i contagi divennero sempre di più ed esattamente il giorno dopo il mio rientro in Italia, dopo un soggiorno in stage di una settimana in Francia, arrivarono le prime ordinanze dal Ministero...
Dopo il primo contagio in Italia chiusero le scuole per una settimana. Per un ragazzo sapere che la scuola è chiusa è sempre la notizia più bella che si possa ricevere, perciò nessuno si preoccupò più di tanto del vero motivo di tale decisione. Inizialmente sembrava un sogno: uscire il martedì sera e rientrare a casa alle 3 di mattina, stare tutto il giorno con gli amici o con la fidanzata, ma poi arrivarono le prime notizie allarmanti. Il virus aveva iniziato a uccidere in Italia, e i casi di ammalati diventavano sempre di più.
Quello che all'inizio era sembrato un sogno, iniziò a trasformarsi in un incubo. La gente iniziò a prendere sul serio la questione, e il disinfettante per le mani divenne il nuovo oro. Le scuole rimasero chiuse per un' altra settimana, le partite di calcio sospese ma potevamo ancora uscire... per il momento. Poco dopo, però, arrivò il panico generale: la gente usciva a fare scorte di cibo svaligiando interi supermercati, come se stesse arrivando la fine del mondo.
Ora mi trovo a vivere la terza settimana di chiusura delle scuole, e sono cambiate tante cose dal mio rientro dalla Francia. Ad oggi non ci si può stringere la mano per salutarsi, bisogna stare a un metro di distanza l'uno dall'altro, al cinema bisogna stare a un sedile di distanza, gli autobus girano con la porta e i sedili vicino all'autista blindati, gli impianti sportivi sono chiusi, i teatri, le biblioteche e i pub sono chiusi. Quindi quella che sembrava una vacanza ora sta diventando una prigionia. I genitori ora chiudono i figli in casa e il Presidente si è mostrato molto scontento dall'atteggiamento di menefreghismo dei cittadini che, nonostante le varie ordinanze, continuano a vedersi ogni giorno, stando in stretto contatto tra di loro e, in alcuni casi non rispettando nemmeno le norme di igiene personale. Alcune regioni o province d'Italia, definite “zone rosse”, sono state addirittura blindate dal resto della nazione, sembra davvero di essere in un film dell'orrore. Adesso il panico c'è e bisogna gestirlo.
Non la definirei come la peste di Firenze di cui parlò Boccaccio, ma sicuramente il Corona Virus a Genova, come in Italia e nel mondo, è una brutta piaga che sta mettendo tutti in difficoltà. Non so cosa potrebbe accadere domani, io cerco di vivere la mia vita serenamente stando attento all'igiene e sperando che si trovi una cura al più presto, per poter tornare a vivere la mia vita.
Nahuel Coppolino, V D TUR
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