Il COVID-19 consiste in un'ampia famiglia di virus respiratori, che possono causare malattie lievi, come un semplice raffreddore, o malattie più gravi, come per esempio una sindrome respiratoria acuta grave. Questo tipo di malattia presenta vari sintomi, che si possono identificare in una persona come febbre, tosse secca, mal di gola e, in particolar modo, difficoltà respiratorie. Insomma, come una semplice influenza, ma con la possibilità di sviluppi più gravi e complicati.
Di solito questo virus è presente in animali, tipo in pipistrelli e cammelli, ma quest’anno sta colpendo in particolar modo gli esseri umani in circostanze misteriose. Infatti non si sa da dove realmente provenga, ma sappiamo con certezza che si è sviluppato all’inizio a Wuhan in Cina e, col tempo, si è diffuso nella maggior parte dei paesi in Cina e in varie parti del mondo, soprattutto in Italia.
Come si sta vivendo questa situazione, principalmente nel nostro paese? Da quando è scoppiata questa pandemia del Coronavirus, tutti sono allarmati per la possibilità di un aumento di contagio, dato che questo virus è pericoloso non tanto per i vari sintomi, ma per la facilità con cui si può trasmettere da persona a persona e, a causa di ciò, lo Stato sta prendendo provvedimenti in maniera da ridurre il più possibile il numero di vittime e di contagiati, con limitazioni che vanno dalla chiusura di tutte le scuole di ogni genere e grado - non solo nelle zone rosse, ma in tutta Italia - e quella di luoghi dove ci sia la possibilità di avere contatti abbastanza ravvicinati, come teatri, musei e pub, a varie limitazioni che interessano i bar, i ristoranti e i centri sportivi aperti.
Sono state fatte varie raccomandazioni, come lavarsi spesso le mani, stare a un metro di distanza dalle persone o, appunto come dicevo prima, non stare a lungo in luoghi (aperti o chiusi) molto affollati, per quanto sia possibile. Tra l’altro, parlando dell’ambito scolastico, hanno annullato qualsiasi tipo di viaggi, escursioni e gite organizzate nell’arco di tempo in cui è esploso questo fenomeno del Coronavirus e sono state sospese le lezioni fino al 15 marzo, in maniera tale che ogni scuola prenda le giuste e obbligatorie misure di prevenzione imposte dallo Stato contro questo virus.
Detto ciò, tutto questo sta causando varie problematiche che interessano gli studenti, soprattutto quelli che quest’anno devono affrontare esami di terza media, Maturità ed esami universitari; i professori, che non riescono ad andare avanti con il proprio programma ed a fissare verifiche orali e scritte; e le famiglie, che non hanno la possibilità di tenere i propri figli in casa, a causa dei propri impegni lavorativi e non. A questo proposito, le scuole hanno dato la possibilità di utilizzare le cosiddette “Aule virtuali”, in modalità online dal registro elettronico, per far sì che studenti e professori si mettano in contatto per condividere materiale per poter andare avanti con lo studio, in modo tale da non rimanere troppo indietro col programma in ogni materia.
Ora che abbiamo più o meno messo in chiaro la situazione che stiamo vivendo in Italia, ritengo che tutto quanto è stato deciso al proposito sia giusto da un lato, perché, grazie a questi provvedimenti, stiamo riuscendo in qualche modo di limitare il più possibile la diffusione di questo virus, dato che, oltre e soprattutto per la nostra salute, ci sono anche motivi di numero di posti in zone ospedaliere, che non possono assistere un numero di pazienti troppo elevato, e questo ci può causare un po’ di difficoltà ma è l'unica strada da intraprender. D'altro lato, però, non ritengo giusto che debba esserci cosi tanto allarmismo da chiudere, per tempi lunghi, luoghi chiusi necessari, come la scuola, e tenere aperti, se pur con limitazioni altri luoghi, come per esempio i centri sportivi, che comunque, secondo la mia opinione, sono più pericolosi delle scuole; così come mi sembra assurdo svuotare supermercati e farmacie per paura del Coronavirus o discriminare i cinesi che vivono nel nostro paese, solo perché tali e perché si pensa che l’abbiano portato loro (cosa assolutamente non vera), come è successo i primi tempi. Ci può stare la preoccupazione, ma arrivare a questi estremi mi sembra davvero esagerato, dato che intanto la maggior parte delle persone tende più o meno a vivere la loro vita normalmente, nonostante tutto.
Spero che questo periodo passi in fretta e che si trovi una soluzione definitiva per il Corona virus, in maniera da non avere più vittime mettendo fine a questa situazione, in modo tale da tornare a vivere senza preoccupazioni di questo genere.
Giulia De Franchi, V D TUR
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