lunedì 9 marzo 2020

I giorni del Corona virus - La testimonianza di Rebecca

Nelle ultime settimane l'Italia ha dovuto affrontare una nuova emergenza l'arrivo del COVID-19, conosciuto da tutti come Corona virus, quest'ultimo si dice si sia propagato in Cina già alla fine del 2019, ma le prime notizie in Italia si sono diffuse più o meno a fine gennaio, periodo nel quale il virus probabilmente, secondo gli esperti, era già arrivato in Europa.
Le misure adottate per isolare il virus il più possibile sono state pressoché inutili, poiché essendosi diffuso prima di gennaio in Cina, l'Italia e il resto dell'Europa non sono riusciti ad organizzarsi in tempo per contrastare tutto ciò ad esempio con un maggiore controllo alle frontiere e dei voli provenienti da quelle zone.
Quando parliamo di epidemie non possono non venirci in mente il Decameron di Boccaccio e i Promessi Sposi di Manzoni, entrambe le opere parlano della Peste. Boccaccio ne è testimone diretto perché ha vissuto proprio in quel periodo, mentre Manzoni ha ambientato il suo più celebre romanzo in quell'epoca pur senza essere stato protagonista diretto dell'epidemia della peste, ma semplicemente leggendo e documentandosi. Entrambe le opere fanno intuire l'incapacità dell'uomo di gestire questo tipo d'emergenza, grazie al progresso della nostra epoca , ci ritroviamo a conoscere molto di più rispetto a ciò che purtroppo si conosceva della peste nel 1348.
Il nostro governo e l'OMS ovvero l'organizzazione mondiale della sanità hanno diramato 10 regole da seguire per contrastare efficacemente il Corona Virus, in questi giorni d'emergenza noi tutti, insieme alle autorità competenti, come la protezione civile, cerchiamo il più possibile di adottare questi sistemi all'interno della nostra vita quotidiana, che purtroppo abbiamo visto stravolgersi da un giorno all'altro. In questi giorni di emergenza nel nostro paese i mass media ci hanno letteralmente bombardato di notizie che hanno creato panico tra i cittadini e ho assistito a scenari che fino poco tempo prima avevo visto solo nei film. Le persone, per paura, hanno iniziato a fare scorte alimentari depredando i supermercati, inoltre a peggiorare la situazione si sono diffuse moltissime fake news nel web, che hanno alimentato sempre di più la paura e l'ansia nei confronti di questo virus, che, pur non avendo un tasso di mortalità elevato, ha già iniziato a bloccare l'economia del nostro paese, ciò che preoccupa di più è che se la diffusione del virus continuerà con questo passo, la nostra sanità si ritroverà in “ginocchio”: gli ospedali saranno paralizzati a causa dei troppi pazienti da curare.
Per contrastare il contagio, si è cercato di sensibilizzare la popolazione cercando di dare delle regole, ma personalmente non ho notato tutta questa attenzione a quest'ultime.
Un'altra cosa che mi ha fatto riflettere è il non rispetto che molte persone hanno avuto nei confronti del nostro paese, visto che appena hanno sentito che la regione della Lombardia e altri comuni in Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna sono stati chiusi, perché etichettati come zone rosse, sono scappati con il primo treno o aereo a loro disposizione, non curanti del fatto che così hanno e stanno continuando ad alimentare i contagi! E' questa inciviltà molto forte che potrebbe costare cara alla nostra nazione.
Devo ammettere che inizialmente anch'io ero molto spaventata da questo nuovo virus, che ormai si è espanso in tutto il mondo, ma sono fiduciosa che tutto questo presto passerà e che finalmente potremmo ritornare alla vita di sempre, e chissà se questa situazione non ci farà apprezzare di più le piccole cose e i momenti con la nostra famiglia e i nostri affetti. Una cosa è però certa: subito sarà difficile ricominciare a vivere la normalità, ma sento che questa esperienza ci darà una spinta per fare di più e farlo meglio, come solo noi italiani sappiamo fare. 

Rebecca Sabatino, V D TUR

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