In passato, le donne non avevano diritti. Non potevano né votare né uscire di casa, la donna era vista come una specie di schiava, che gli uomini prendevano in sposa per avere figli e fare le faccende di casa.
Fortunatamente in molte società, col tempo, i diritti sono arrivati, la donna ha cominciato ad avere importanza anche ad alti livelli sociali, con le prime donne in politica e via dicendo. Se c’è una cosa che purtroppo non è mai cambiata è però la violenza sulle donne. Che a parer mio non comprende solamente lo stupro o il pestaggio, ma anche il trattarla con superiorità, come se fosse meno importante dell’uomo. Le parole, gli insulti, per una donna possono risultare persino più pesanti che il dolore fisico.
Questo non difende la violenza fisica, anzi, è davvero inconcepibile fare del male a una persona più “debole”, che non può difendersi. Personalmente non ho mai toccato con un dito una donna, perché le rispetto, come tutti dovrebbero fare, perché siamo uguali a prescindere dal sesso e al loro posto odierei il fatto di essere picchiato, o anche solo spinto.
La donna va trattata come una regina, perché indirettamente lei ti rispetta più di quanto l’uomo la rispetti. E, soprattutto quando c’è di mezzo l’amore, come si può trattar male una persona che ti ama? Elementi del genere non meriterebbero un posto nel mondo o, per essere buono, dovrebbero almeno essere curati perché io li considero malati gravi.
Soprattutto quando ci si avvicina al giorno dedicato a combattere la violenza sulle donne, bazzicando per il web, vedo foto di ragazze picchiate dai propri fidanzati, con lividi in tutto il corpo e ferite gravi. Alcune di loro raccontano la propria storia online e ho letto con sconcerto che non riuscivano a lasciarli perché magari avevano paura che potessero fare ancora del male, oppure perché li amavano ancora, nonostante le violenze. Come si può? È impensabile non riuscire ad allontanare dalla propria vita una persona che ti ferisce. La paura, però sì, la posso comprendere: scappare non è facile e purtroppo il nostro paese fa poco e niente per aiutare queste povere donne in difficoltà, come dimostrano i casi di donne uccise dai loro compagni, nonostante avessero trovato il coraggio di denunciarli.
Dovrebbero esistere serie restrizioni o la prigionia per chi fa abusi di questo tipo, ovviamente se le prove sono schiaccianti, perché un “non essere umano”, per me, non può permettersi di avere la libertà. Per le donne che invece, nonostante le violenze, amano ancora il proprio fidanzato o compagno, consiglio un aiuto esterno che possa aiutarla ad allontanare un uomo che non deve permettersi di toccarti, e che non merita il tuo amore se lo fa.
C’è poco da girarci intorno: usare la propria potenza fisica per soddisfare la propria impotenza mentale è sbagliato. Senza se e senza ma.
Purtroppo questa situazione non possiamo fermarla solo con l'indignazione, ma dobbiamo combatterla, non solo sul web, ma nella vita reale.
Spero con tutto me stesso che le donne che subiscono queste ingiustizie riescano a reagire e liberarsi da questa trappola mortale, che spesso confondono con l'amore.
Andrea Carbone, V D TUR
Nessun commento:
Posta un commento
Scrivi qui il tuo commento: sarà pubblicato dopo la moderazione.