Inizia oggi la pubblicazione di un romanzo a puntate scritto da Chiara Benassi della II E TUR. Felici di ospitare in redazione un altro bel talento per la scrittura. Benvenuta, Chiara!
Era una calda estate, una delle
più calde. Tutti i miei amici erano in vacanza ed io ero l’unica rimasta in
paese. Non avevo nulla da fare e quindi mi ero trovata un passatempo
bellissimo: sognare ad occhi aperti. Ormai era diventata quasi una cosa
naturale e spesso mi capitava di fermarmi a fissare il vuoto, pensando le cose
più assurde, oppure di parlare da sola e dire cose che avevano senso solo per
me.
Il mio piccolo amico immaginario
si chiamava Batuffolo ed era una specie di uccellino con i colori
dell’arcobaleno, ma parlava e mi faceva compagnia quando ero da sola ad
annoiarmi in giardino. Lo avevo anche disegnato su un foglio e lo avevo appeso sopra
il letto. Ogni sera gli davo la buonanotte e ogni mattino il buongiorno.
Mio fratello Ryan una sera mi
disse che dovevo smettere di trattarlo come se fosse stato vero “altrimenti un
giorno lo vedrai sul serio e ti perseguiterà nel sonno!” Ci avevamo fatto una
grandissima risata!
Ryan è il mio fratellino adorato.
Ha quattro anni in meno di me, ma qualunque pazzia io abbia mai fatto, lui mi
ha sempre difesa e coperta. Lo stesso facevo io con lui. Eravamo una squadra
invincibile!
Io sono sempre stata un po’
strana: adoro fantasticare ad occhi aperti, ridere da sola della mia
immaginazione sfrenata e cose del genere.
Non avevo più pensato alle parole
di Ryan fino alla notte del 7 luglio di quella estate quando successe una cosa
strana…
Sembrava una sera come le altre:
come al solito io e Ryan restammo svegli fino a tardi, come al solito prima di
spegnere la luce diedi la buonanotte a Batuffolo, come al solito, dopo aver
spento la luce, io e Ryan continuammo a parlare e come al solito ci
addormentammo tranquilli.
Fu quello che sognai che
sconvolse il resto della mia estate. Sognai due occhi. E basta. Solo due occhi.
Due occhi blu. Blu come la notte. Tutto intorno a questi occhi c’era solo buio,
il buio più totale e, per quanto fossero scuri, li vedevo perfettamente. Non
riuscivo a capire se questi occhi fossero di un ragazzo o di una ragazza,
restava il fatto che ne ero completamente rapita! Erano bellissimi! In quel
sogno non c’era un suono, una voce, una parola, solo quei due occhi immobili e
il buio profondo.
Ad un certo punto sentii uno
sbattere d’ali alla finestra e mi svegliai di colpo. Non era la prima volta che
un uccello passava vicino alla nostra finestra, ma era molto vicino, quasi come
se fosse entrato in camera. Ipotesi che valutai, visto che avevamo la finestra
aperta, infatti mi guardai un attimo intorno per controllare che non fosse
davvero entrato qualcosa, ma non vedendo nulla mi precipitai alla finestra per
vedere se riuscivo ancora a vederlo. Non vidi nulla e svegliai Ryan. “Che fai lì?”
disse, vedendomi alla finestra in piena notte. “Niente… Mi sembrava di aver
sentito un battito d’ali…” gli risposi.
“Te lo sarai sognato!”
“Probabile… Non volevo
svegliarti!”
Non mi rispose. Probabilmente si
era già riaddormentato. Feci per tornare a letto e vidi una piuma blu sul
davanzale. Blu come la notte. Come gli occhi del mio sogno. Istintivamente
alzai gli occhi verso le stelle. Che cosa poteva voler dire? Non poteva essere
una coincidenza che quella piuma avesse lo stesso colore degli occhi che avevo
sognato…
Dovevo parlarne con qualcuno e
l’unico che, ero sicura, non si sarebbe messo a ridere era Ryan.
Non riuscii più a dormire.
Continuavo a pensare a qui fantastici occhi blu. Non avevano un’espressione
particolare, semplicemente mi fissavano.
Chiara Benassi, II E TUR
Impaziente di leggere la prossima puntata!
RispondiEliminaMi piace molto!!
RispondiEliminaNon vedo l'ora di leggere il seguito.
Di chi saranno gli occhi blu?! ��
Brava Chiara! La storia è bella e accattivante, continua così!
RispondiElimina