Cari lettori, ecco una piccola presentazione prima di
raccontare il primo giorno di questo progetto.
Con la Professoressa Gallino (docente
di Inglese) stiamo creando un documentario per presentare la nostra
città, Genova; sarà un documentario all’insegna dello scambio di
informazioni ed emozioni provate dai turisti.
Ebbene sì: proprio loro saranno uno dei
pilastri fondamentali del documentario, li intervisteremo e
chiederemo loro di raccontarci come vivono e che impressioni hanno del capoluogo Ligure.
Prima di iniziare a lavorare al
progetto, abbiamo fatto una lezione con un professore della scuola di
Arte e Cinematografia della nostra città, il quale ci ha illustrato
tutti i vari procedimenti da fare e i vari step da effettuare.
Una delle cose più importanti è
dividersi i ruoli senza creare problemi sul set; noi, essendo 28
alunni abbiamo formato 4 gruppi di lavoro: il primo deve fare
fotografie caratteristiche per la città, il secondo deve fare
interviste ai turisti, il terzo si occupa della lettura di brani
all’esterno e il quarto fa interviste via skype ai vari studenti
venuti per scambi culturali nella nostra scuola.
Io ho scelto di far parte del secondo
gruppo perché amo il contatto con le persone e mi piace mettere in
pratica le mie conoscenze e di imparare nuove espressioni e modi di dire nelle lingue straniere.
La nostra prima giornata di riprese è stata il 21 Ottobre 2017 a Boccadasse, un antico borgo di
pescatori che si trova ad est della città, nel quartiere di Albaro.
Questo borgo è una delle perle di
Genova, una sorte di Vernazza (Cinque Terre) proprio in città quindi
è un ottima location per il nostro documentario!
Appena arrivati (ore 10:00) siamo scesi
giù dalla spiaggetta ed abbiamo assegnato i vari ruoli ad ogni
componente del gruppo, dal fonico, al cameramen, passando per il
ciacchista, eravamo tutti pronti per iniziare questa nuova
esperienza.
La nostra prima intervista non è
andata a buon fine, perché non avevamo registrato le voci, ma non è stato un dramma, perché era la prima volta e sbagliando si impara; quindi ci
siamo lanciati ed abbiamo intervistato turisti inglesi e tedeschi che
erano lì presenti; inoltre abbiamo anche ripreso un pescatore che ha condiviso con noi le
sue elevate conoscenze marine e abbiamo registrato il rumore del mare, ottimo come sottofondo alle immagini.
Verso le 12.00,avvicinandosi l'ora di pranzo, i
turisti si sono diradati, così ci siamo recati in un carugetto (=vicoletto) con scorcio al mare. Lì è arrivato il mio momento ed ho
letto una poesia di Giorgio Caproni intitolata Litanìa, dedicata a Genova, e devo dire che ero preoccupato perché l’interpretazione
nel leggere non è mai stato un mio punto forte, ma sono contento del
risultato ottenuto.
QUI potete leggere la poesia di Caproni, con un breve commento
Questo appuntamento è stato molto
divertente e soddisfacente e tutti noi non vediamo l’ora di vedere
il risultato finale!
Gennaro Giglio, V°E Tur
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