Quando l'argomento trattato è la violenza sulle donne, la prima domanda che sorge nei nostri pensieri è: "COM'
E' POSSIBILE CHE UN MARITO, COMPAGNO, PADRE O FRATELLO POSSA ARRIVARE A
FARE DETERMINATE COSE NEI CONFRONTI DI UNA DELLE DONNE PIÙ IMPORTANTI
DELLA SUA VITA ?".
I valori relativi, per quanto riguarda
il fenomeno della violenza sulle donne, considerando prostituzione,
abusi, violenza psicologica e femminicidi, continuano ad essere altissimi.
Ormai, in Italia, è considerato quasi 'anormale' ascoltare il telegiornale e non sentire nelle notizie in primo piano "donna violentata e uccisa dal compagno geloso"; non per niente, ogni mattina, apriamo il giornale già consapevoli di ciò che ci toccherà leggere.
Ogni anno, nel nostro Paese, centinaia di donne sono vittime di femminicidio.
Per
fortuna (se si può chiamarla fortuna...) in Italia le statistiche hanno registrato
numeri inferiori alla media mondiale. Nell'anno 2014 le donne vittime di
stupro sono state circa 625mila, mentre le donne vittime di tentato
stupro sono state 746mila.
Ma il paradosso è che questi dati sembrano quasi ridicoli in confronto a quelli del resto del mondo.
Basti
pensare che in Brasile ogni 15 secondi una donna subisce un abuso, che
sia fisico o psicologico. Oppure che in Cambogia, la maggior parte
delle giovani madri, provenienti da un ceto sociale medio-basso, sono
costrette ad abbandonare i propri figli perché obbligate a lavorare per
anche 20 ore al giorno nelle fabbriche del loro Paese.
Secondo
alcune statistiche mondiali, la violenza domestica è la prima causa di
morte tra le donne tra i 16 e i 45 anni, superando perfino gli incidenti
stradali e le malattie.
Molto spesso, la cosa che stupisce è
come queste donne riescano a continuare a stare accanto ai loro
molestatori. Anziché affrontare la realtà preferiscono mentire ai loro
figli, genitori e amici, e soprattutto mentire a loro stesse, ripetendo
costantemente "NON STA ACCADENDO A ME".
Questo non è un
sentimento, o perlomeno non lo è più. L'amore viene bruciato e, di
conseguenza, profanato fino all'estremo. La relazione non si basa più
sull'amore reciproco, ma sulla costante pretesa di possesso da parte
dell'uomo nei confronti della donna.
La donna, in tutto il
mondo, è sempre stata considerata inferiore al genere maschile. L'uomo è
certo di essere il suo possessore, come se lei fosse solo un oggetto
insignificante.
Le donne vivono schiacciate dallo stereotipo di loro che hanno molte società.
Ma
dopotutto c'è ancora gente che lotta, per modificare questa situazione.
Un esempio fondamentale è Malala, icona del diritto universale contro
l'estremismo religioso. Una giovane che ha lottato e continua a lottare
per i diritti, suoi e di tutte le ragazze.
Bisogna avere la consapevolezza di ciò che
tutte le donne unite, attraverso lo studio, le manifestazioni e molto
altro, possano fare per abbattere tutte queste barriere.
Giada Calabrese III E tur
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