giovedì 29 gennaio 2015

Un romanzo a puntate - IL FU MATTIA PASCAL Capitoli III e IV


IL FU MATTIA PASCAL

Capitolo III  LA CASA E LA TALPA
Mattia ha 4 anni e mezzo quando il padre muore. Questa morte improvvisa è la rovina per i Pascal. La famiglia, che risiede a Miragno, un paese immaginario della Liguria, e composta dalla moglie e da  due figli, Mattia e Roberto.
La moglie, debole, incapace, negata per gli affari, affida infatti il patrimonio del marito all'amministratore MALAGNA, che lucra  sulle disgrazie della famiglia per avere il proprio tornaconto.
Mattia e Roberto, una volta cresciuti, non tentano nemmeno  di recuperare gli averi perduti e di contrastare Malagna: conducono una vita oziosa e dissipata, non frequentano la scuola, ma ricevono un’istruzione sommaria da un istitutore di nome  PINZONE.

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Capitolo IV 
FU COSI’
Il capitolo inizia con  l’impietosa descrizione di Malagna : grasso, rozzo,  tozzo, sempre sudato,  dalla voce ”molle e miagolante”, in  perenne conflitto con la moglie Guendalina. Malagna desidererebbe un figlio ma la moglie deperisce di giorno in giorno finché muore,.
Malagna  piange la morte della moglie e la pensa con devozione ma un bel giorno si prende in casa e sposa una ragazza giovane e robusta, OLIVA, che Mattia aveva conosciuto in precedenza : una ragazza onesta, spigliata, bella, giovane e fresca.
Malagna sperava di avere figli da lei ma, ritenendo la moglie responsabile dell’infertilità, comincia a maltrattarla.
Roberto e Mattia hanno un amico, POMINO, che ha la caratteristica di “cangiare con meravigliosa facoltà scimmiesca”, a seconda che si trovi con Berto o con Mattia.
Un giorno Pomino  parla a Mattia di una ragazza di nome ROMILDA  che lui ha adocchiato. Romilda, figlia della VEDOVA PESCATORE, è nipote di Malagna; sembra che Malagna abbia messo gli occhi su Romilda e quindi Pomino  prega Mattia di intervenire per salvare la ragazza dalle grinfie del perfido amministratore.
Il giorno dopo Mattia, con la scusa di una cambiale, va a casa della vedova Pescatore e qui trova Malagna e Romilda. Sospetta che ci sia effettivamente  una relazione clandestina fra zio e nipote.
Mattia rimane colpito dalla bellezza e dalla grazia di Romilda (“occhi cupi, intensi, occhi  notturni…”) e  cerca di convincere Pomino a sposare la ragazza, prospettandogli una felice vita matrimoniale. Gli consiglia di scrivere una lettera.
Perché Mattia si dà tanta pena per Pomino? Solo per il gusto di stordire l’amico, di far restare Malagna con un palmo di naso, per salvare la ragazza. Ma alla fine Romilda si innamora di Mattia. I due iniziano una relazione clandestina. Un giorno Romilda, disperata, getta le braccia al collo di Mattia e lo scongiura di portarla via, lontano.
Nei giorni seguenti Mattia riflette sulla proposta  e sta quasi per annunciare il fidanzamento  alla propria madre quando riceve una lettera da Romilda che gli chiede seccamente di non occuparsi più di lei e di considerare finita la relazione.
Lo stesso giorno  Oliva, disperata, racconta a Mattia che il marito Malagna  ha scoperto che lui può avere figli (Romilda è incinta) e vuole divorziare. Mattia rivela a Oliva che in realtà  lui ha avuto una relazione con  Romilda e quindi lui è il padre e come prova le mostra la lettera di addio che gli ha inviato Romilda. Inizia una relazione clandestina con Oliva. Anche Oliva rimane incinta: Malagna, che pensava di ripudiare la moglie perché non riusciva a dargli un erede,  rimane con lei, e costringe Mattia a sposare Romilda. La madre di  Romilda, la vedova Pescatore, non si dà pace per questo.

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