giovedì 12 marzo 2020

I giorni del Corona virus - La testimonianza di Nicole

Tutto questo disastro - e disastro è dire poco - è iniziato ad Wuhan in Cina. La prima segnalazione è avvenuta il 31 dicembre 2019, ma già l’otto dicembre sono comparsi i primi pazienti con malattia sintomatica.
Il motivo della nascita del virus è ancora incerto, però ci sono molte ipotesi: si dice che sia stato creato in laboratorio ma anche che sia nato naturalmente, si pensa inoltre sia stata colpa di dei ragazzi che hanno mangiato un pipistrello infetto; io sinceramente non so cosa credere, il fatto è che sta creando moltissimi problemi alla società. Gli infetti si stanno moltiplicando sempre di più e aumenta il numero delle persone che sono morte a causa del virus.
La Cina è stata molto intelligente, perché appena si è scoperto il virus, ha preso tutto molto seriamente e ha adottato subito le giuste precauzioni. Ma ora parliamo dell’Italia, paese in cui - purtroppo e per fortuna - vivo. In questo caso, a differenza della Cina, le precauzioni sono state prese molto in ritardo a mio parere, si è preso tutto alla leggera e per questo si sono sviluppati i contagi e in poco tempo il virus si è spostato in tutto il paese, creando problemi sui posti di lavoro; ostacolando l’istruzione con le scuole giustamente chiuse, anche se si è cercato di “riparare” questo problema con le aule virtuali; costringendoci a stare chiusi in casa per prudenza e paura, perché purtroppo non si è trovata ancora una cura, ci sono solo molte precauzioni da prendere per proteggere se stessi e gli altri.
Sfortunatamente ci sono tante persone ignoranti che non seguono queste indicazioni come non uscire di casa, non usare le mascherine se non si hanno sintomi e lavarsi le mani, che è una cosa importante sempre, figuriamoci con questo virus in giro! Ricordiamoci che il virus si può trasmettere da una persona infetta ad un’altra attraverso la saliva, tossendo e starnutendo, con contatti diretti personali, per questo è vivamente sconsigliato dare la mano o abbracciare le persone e questo è terribile perché si elimina il contatto umano che è essenziale per le persone!


Non so che dire, in questi giorni sono molto triste, preoccupata per mia madre che lavora in un supermercato a stretto contatto con la gente, ed è esausta, come penso tutti i genitori, sfiniti e preoccupati per loro e molto di più per i loro figli.
Oggi giovedì 12 marzo è il compleanno di mia mamma e mi dispiace molto per lei, perché lo passerà stremata e con il disagio e il peso di questa cosa addosso, da sola, soltanto con me al suo fianco.
Per quanto riguarda me, non poter vedere più i miei amici, non uscire più di casa ormai da un bel po’ di giorni, questa non è vita; la cosa che spero di più è che questo incubo finisca presto, che si trovi una cura il prima possibile, perché io voglio vedere mia madre felice, rivedere i miei amici, vivere la mia vita normalmente, com’è giusto che sia, voglio semplicemente tornare alla mia vita come quando il virus non c’era; anzi...voglio imparare a godermela ancora di più, abbracciando le persone che amo, dicendo le cose che penso, facendo i viaggi che desidero… Insomma voglio godermi fino in fondo questa vita che, mai come ora, mi rendo conto di quanto è fragile e, proprio per questo, ancora più preziosa!

Nicole Cipero, II A LES

Nessun commento:

Posta un commento

Scrivi qui il tuo commento: sarà pubblicato dopo la moderazione.