Il 31 dicembre 2019 è stato segnalato il primo caso in Cina e ad oggi, 12 marzo 2020, l’Italia risulta essere il terzo paese che conta più contagi al livello mondiale. Questo ha portato alla chiusura delle scuole, università e attività commerciali, tranne quelle che assolutamente necessarie per noi come supermercati e farmacie.
In questi giorni, quindi, anche gli studenti hanno dovuto cambiare il loro modo di passare le giornate. Io personalmente, non potendo uscire, faccio o compiti la mattina, un po’ più tardi rispetto all’orario scolastico - ma comunque ci provo - e nel pomeriggio mi sono ritrovata a fare più cose domestiche o a guardare serie Tv.
Un po’ mi spaventa questo virus, però finché posso fare qualcosa come stare casa sono tranquilla, e comunque si tratta anche di seguire accorgimenti igienici che si farebbero a prescindere dal contagio, come lavarsi sempre le mani. Purtroppo non sono ancora state trovate cure per questo virus o vaccini per proteggersi però è comunque possibile ridurre il pericolo di contagio, seguendo alcune direttive come starnutire e tossire coprendo la bocca e naso, lavarsi frequentemente le mani e mantenere certe distanze con le persone, cosa che ora è in uso in qualsiasi luogo pubblico.
Penso ci serva più tempo per trovare una cura per questo virus, ma temo che fino al 3 aprile sia praticamente impossibile che si arrivi ad un miglioramento.
Spero comunque che molto presto si possa ad arrivare a una cura, in modo che i malati possano guarire e che chi, purtroppo, si è dovuto separare dalla propria famiglia, torni a stare insieme ai suoi cari.
Alessia Olivo, II A TUR
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