venerdì 13 marzo 2020

I giorni del Corona virus - La testimonianza di Gabriele

Io, in queste giornate di "quarantena”, sto facendo cose che prima con la scuola e tutti gli altri impegni non avevo tempo né forza mentale di fare, per esempio, una cosa banale come il dialogo con i propri genitori ,cosa che oramai, purtroppo tra genitori e figli si vede ben poco, un po' anche per colpa dei genitori, che dopo intere giornate di lavoro per portare i soldi a casa, sono stanchi sia fisicamente che mentalmente, e non hanno tempo per dialogare con i propri figli, cosa che a mio parere influisce molto su il comportamento dei figli.

Inoltre, in queste giornate in cui dovrei stare a casa, sto andando da mio padre in campagna ad aiutarlo a mettere a posto il giardino, cosa che prima dell'arrivo questo virus non riuscivo mai a fare per il poco tempo a disposizione; poi sto riempiendo le mie giornate facendo i compiti e facendo una cosa che mi ha sempre annoiato, ma che in questo periodo di “quarantena" mi sta occupando quasi completamente le giornate, e ciò mi molto felice: sto leggendo molto e finalmente sto finendo tutti quei libri che ho sempre iniziato ma non ho mai concluso di leggere.
Insomma, sto passando le mie giornate in questo modo e, per me, questa situazione causata dal Corona virus è molto buona, perché abbiamo cosi tanto tempo a disposizione che non ci sono più scuse per rimandare le cose, si ha tempo per fare tutto ciò che vuol fare.

La mia opinione su come sta vivendo questa situazione l'Italia è però negativa, perché se solo avessero definito la zona rossa prima dei numerosi contagi, sicuramente ora non ci sarebbero cosi tanti infettati e le persone non avrebbero preso così tanto sottogamba questo virus, con le conseguenze che abbiamo tutti davanti agli occhi.

Gabriele Brunettini, II A LES

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