mercoledì 11 marzo 2020

I giorni del Corona virus - La testimonianza di Noemi

È da circa un mese che l’Italia sta affrontando una situazione piuttosto difficile per via di questo Corona Virus.
La situazione all’inizio non è stata gestita molto bene, perché in un primo momento la maggior parte delle persone provava risentimento verso tutti i cinesi, accusandoli che fosse stata colpa loro la nascita di questo virus; questo, quindi, ha causato un breve periodo in cui era presente una sorta di razzismo verso le persone provenienti dalla Cina. Poi abbiamo scoperto importanti focolai in Italia e il contagio si è diffuso. Sono stati presi provvedimenti tra cui chiudere le scuole e le università, però il resto delle attività sono ancora aperte, motivo per cui penso sia tutto incoerente, perché continuando a lasciare i negozi aperti le persone continueranno ad uscire, anche per passare il tempo. Ma il punto è che queste non sono “vacanze”, tutt’altro, questa è una situazione di allarme in cui ognuno di noi deve essere ancora di più responsabile di se stesso e seguire tutte le norme indicate, riguardanti l'igiene, il lavaggio delle mani e la sanità.
Questo virus ha avuto un impatto molto forte in tutta Italia, ma non per tutte le persone, perché alcuni, a tutt’oggi, continuano ad uscire senza le dovute precauzioni e a far finta di niente, come se tutto fosse normale.
Io non dico che da adesso non dobbiamo più condurre la nostra vita in modo normale, ma semplicemente seguire ciò che ci viene indicato di fare per la nostra salute: se possibile restare a lavorare da casa, non uscire per svago, perché questo non è il momento opportuno, non frequentare posti affollati e mantenere certe distanze. So che tutto questo può sembrare strano perché non siamo abituati, però ne va della nostra salute o addirittura vita.
Personalmente questo virus mi ha un po’ scombussolato, perché non sono abituata a tutti questi tipi di precauzioni così rigorose e soprattutto sapere che forse tra una settimana verrà tutto chiuso, mi suscita un po’ di ansia. Sentire che nei supermercati gli altoparlanti continuano ad annunciare ripetutamente di mantenere le distanze di sicurezza, non mi permette di fare la spesa in pace; sapere che adesso non posso più portare fuori il cane nemmeno 10 minuti perché potrei essere fermata dalle forze dell’ordine e dovrei motivare il perché sono fuori, ovviamente con un foglio che deve comprovare ciò che sto dicendo, altrimenti potrei ricevere una multa… beh, penso che nessuno sia abituato a questo, ma volendo o non volendo dobbiamo farci l’abitudine: finché questo periodo non è passato, dobbiamo restare calmi, eseguire le norme dettateci, essere forti senza abbatterci e non perdere la speranza, perché anche questo passerà.

Noemi Talotta, III A LES

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