lunedì 9 marzo 2020

I giorni del Corona virus - La testimonianza di Francesca

Nell’ultimo periodo in Italia specialmente in Liguria, Piemonte e Lombardia è cresciuto esponenzialmente il numero di contagi causato da questo Corona Virus, che - da quanto dicono - sarebbe come un’influenza, più grave che però non dovrebbe causare mortalità se il soggetto è in salute, mentre, per quanto riguarda invece gente con disfunzioni cardiache, problemi respiratori o per chi è affetto da asma, potrebbe causare seri danni, che porterebbero poi alla morte.
Questa questione inizialmente è stata presa sotto gamba perché non si sapevano ancora precisamente le vere cause e i sintomi di questo virus, ma una volta presa coscienza del rischio che si correva e che tutt’ora si corre, lo stato italiano ha deciso di prendere misure drastiche, come chiudere le scuole - che ormai sono chiuse da all’incirca tre settimane - sospendere ogni manifestazione che siano concerti, spettacoli o attività sportive sia al chiuso che all’aperto; anche le discoteche sono chiuse ed i bar dopo le sei di pomeriggio sono chiusi.

La gente in un primo momento, pensando che fosse la fine del mondo, ha preso d’assalto i supermercati svaligiandoli completamente, compravano innumerevoli quantità di disinfettanti e mascherine, tanto che ad un certo momento sono finite. La gente è entrata talmente tanto del panico che sono scoppiate anche numerose risse dovute al razzismo verso qualsiasi persona avesse tratti asiatici, senza curarsi minimamente del fatto che non fosse cinese ma di altre nazioni, o che fosse perfettamente in salute. Tutto questo è dovuto all’ignoranza della gente che, a parer mio, non sa ma pensa di sapere. Inoltre, ho saputo che in alcuni supermercati è stato adottato il sistema di far entrare uno alla volta a fare la spesa, in modo tale da non stare tutti ammassati in uno stesso posto e, secondo me, questo è già un passo avanti e dovrebbero adoperare tutti questo sistema.

Insomma, ai giovani che andavano a scuola o praticavano sport è stato proibito tutto, dalla scuola alle attività sportive, portandoci incoscientemente a uscire di casa, indipendentemente dello stato di emergenza in cui ci troviamo, questo perché, siccome non andiamo a scuola, ci siamo sentiti un po' tutti quasi in vacanza, anche se questa non è assolutamente una vacanza.

A parer mio la gente non deve né rifugiarsi in un bunker completamente fuori dalla società, o svaligiare supermercati perché non sta finendo il mondo, ma non bisogna neanche prenderla sottogamba, perché è comunque un argomento serio e pericoloso per tutti quanti.

Se ogni persona ci si mette di impegno a fare quello che di routine una persona dovrebbe fare al di là del Corona virus, visto che si tratta di igiene, come lavarsi sempre le mani e, se si starnutisce o tossisce, coprirsi naso e bocca, se tutti quanti nel proprio ci mettono un po’ di impegno, dicevo, si risolverà il problema più facilmente, diminuendo la probabilità di ammalarsi o di contagiare gli altri.

Francesca Guardo, III A LES

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