Come ormai sanno tutti, mi piacciono molto gli anziani: hanno quel saporino tutto particolare, che a Genova dovrebbe essere particolarmente gradevole, aromatizzato dall’aria di mare e dal profumo del basilico. Per questo, seguendo i vecchietti lombardi ho cercato di entrare a Genova, ma, arrivato in qualche paesino ligure, mi sono visto chiudere le porte in faccia della grande città . I vecchietti genovesi sono molto scaltri, e penso che sarebbero anche capaci di colpirmi con i loro bastoni, anche se sono così piccolo.
Fatto sta che, invece dell’odore di basilico, appena mi avvicino a Genova vengo investito da terribili zaffate di alcool e amuchina: le signore dai capelli bianchi strofinano di continuo tutte le superfici su cui vorrei appoggiarmi con litri di disinfettanti e accipicchia! quanto ci danno dentro con l’olio di gomito! Sono tanto stanco, non riesco mai ad appoggiarmi in nessun luogo; volevo provare quei bei seggiolini dello stadio di Marassi, ma per farmi dispetto quei maleducati dei genovesi non sono venuti allo stadio e lo hanno fatto apposta perché c’ero io! Me lo avevano detto che sono scontrosi e poco accoglienti con chi viene da fuori.
In conclusione, fino ad ora me ne resto con l’acquolina in bocca fuori dalla città : i vecchietti sono abbastanza furbi da applicare tutte le norme di sicurezza, accidenti a loro!
Alessia Pia Scionti, III A LES
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