lunedì 13 gennaio 2020

L'isola di plastica

Alcuni redattori della II A LES hanno immaginato delle notizie strabilianti per l'anno nuovo.
Giulia Segatori ha pensato a una good fake new per il 2020, per risolvere una true bad new del 2019



Il 2020 si apre con una notizia sensazionale. 
Durante la notte di San Silvestro, un gruppo internazionale, composto da 100 navi "spazzamare", ha finalmente sgomberato l'oceano pacifico dall'enorme isola di plastica. La sua estensione aveva ormai raggiunto le colossali dimensioni di 700.000 km2 (più grande della penisola Iberica). Le navi, dotate di uno speciale dispositivo "cattura spazzatura", messo a punto da un team di ingegneri ambientali e biologi marini, hanno impiegato solo una notte per risolvere, almeno momentaneamente, il problema che negli ultimi anni stava mettendo in pericolo fauna e flora marina. I sacchetti di plastica per la spesa, per esempio, scambiati per meduse, finivano per essere ingeriti dalle specie ittiche più grandi, anche da quelle che potevano potenzialmente finire sulle nostre tavole. Nonostante questa nuova tecnologia sembri una facile soluzione al problema, non deve essere un alibi che freni l'industria dal cambiare i sistemi di produzione e imballaggio dei materiali, o che giustifichi i comportamenti disinteressati di ognuno di noi. Come si dice nel mondo medico: “è sempre meglio prevenire che curare”. Basta sforzarsi un po', non è difficile tenere una bottiglietta, o qualsiasi altro oggetto in plastica, nelle proprie mani, per buttarlo al momento giusto nel cestino della differenziata, avviandolo così al riciclo e donandogli una nuova vita. Un circolo virtuoso che diminuirebbe l'uso di ulteriori materiali, di origine petrolifera, per la produzione di oggetti di cui, finora, non abbiamo ancora imparato a fare a meno. L'iniziativa di questa notte ha raggiunto i grandi della Terra, smuovendo le loro coscienze. E' già stata data notizia della convocazione di un vertice mondiale, che si terrà a Kyoto il prossimo 15 Gennaio, durante il quale verrà discussa la messa al bando degli imballi in plastica, che hanno formato la maggior parte dell'isola. Seguendo le orme dei Grandi, un buon modo per iniziare l'anno, è quello di mettersi una mano sulla coscienza e di cercare, nel nostro piccolo, d'ora in poi, di eliminare, o quantomeno limitare, l'uso quotidiano di plastica, nella speranza di lasciare alle generazioni future un mondo un po' più pulito. 

Buon Anno & #stayfreefromplastic2020!

Giulia Segatori, II A LES


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