Per
la prima volta a Genova, nei giorni 29, 30 e 31 marzo, si è tenuta la IV
edizione delle Olimpiadi Nazionali di Robotica, organizzato dalla Scuola di
Robotica e dal Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca e
promosso dalla Regione Liguria e dal Comune di Genova.
Tra
le scuole iscritte, spicca il nome del nostro istituto, che ha partecipato alla
selezione del concorso con tre squadre, ognuna con un progetto differente: la
squadra “Hydrosaviors”, composta da tre alunni, Roberta Maggiolo (4A CAT), Ester
Pastorino (4A CAT), e Francesco Traxino (4B CAT), coordinati
dalla professoressa Maria Imbrogio, ha
presentato il progetto riguardante un drone della categoria Acqua; la squadra “Lego
Land EV3” degli alunni Filippo
Cavanna, Umeshan Panchabalasingham, Andrea Roberto, Mattia Rossini, frequentanti
tutti la classe 2A CAT, coordinati dalla professoressa Mariangela Capizzi, ha creato il progetto riguardante un robot
della categoria Terra; e per ultimo ma non ultimi, la squadra “Air Force 5”, composta da Davide Borella, Simone Fazio, Giada
Graziano, Alessandro Rosasco e Gian Luca Schifano della 2A CAT, coordinati
dalla professoressa Angela Bisso, ha
presentato un progetto riguardante un drone della categoria Aria.
Di
tutti i 300 progetti presentati, hanno passato la selezione solamente 30
squadre in tutta Italia. Tra queste, sono state selezionate “Lego
Land EV3” per la categoria Terra, e “Air Force 5” per la
categoria Aria, escludendo purtroppo la squadra del nostro istituto rappresentante
la categoria Acqua.
Le
squadre selezionate, hanno partecipato alle finali delle Olimpiadi i giorni 29
e 30 marzo presso l’Istituto Emiliani e sono stati premiati i vincitori di ogni
categoria.
Ottimo
risultato per la squadra “Air Force 5” che ha vinto il “Premio Comunicazione”, offerto da Web
Marketing.
Al
gruppo premiato, ho posto qualche domanda.
“Avete
ottenuto un ottimo risultato, c’è stato un certo tipo di preparazione prima o
nel corso della partecipazione alle Olimpiadi?”
“Non proprio” -racconta Alessandro
Rosasco- “l’anno scorso abbiamo fatto
3 mesi di corso a scuola, una o due volte alla settimana, dove un ragazzo di
terza, Francesco Traxino, ora in 4B CAT, ci ha introdotto un po’ di robotica
utilizzando un robot, presentato alle Olimpiadi dal gruppo categoria Terra,
infatti è stato molto più utile a loro che a noi”.
Simone
Fazio, racconta come mai ha deciso di partecipare a
quest’iniziativa: “Ho deciso di
partecipare alle Olimpiadi di Robotica perché mi sembrava un’occasione che mi
avrebbe dato l’opportunità di mettermi in gioco, dimostrando le mie conoscenze
e le mie abilità”.
“Cosa
ti aspettavi da quest’esperienza?”
“Sinceramente, mi aspettavo un po’ più di
serietà” - critica Simone - “ad esempio
non mi è piaciuto molto il fatto che venivano considerati maggiormente i tre
che dovevano esporre, infatti potete notare che nel sito ufficiale delle Olimpiadi,
vengono riconosciuti solamente tre partecipanti per gruppo, e non tutti”.
“Il progetto che abbiamo steso, riguarda un
drone della DJI210 rtk, sul quale verranno installate una termocamera, una
videocamera e uno scanner 3D” - ci informa invece brevemente, Davide
Borella, sul progetto della squadra - “questo
drone, che sorvolerà zone nelle quali sono accadute catastrofi naturali o
crolli, sarà in grado di individuare persone sotto le macerie, fornendo anche
l’esatta posizione attraverso dati che saranno forniti al robot della squadra
Terra, che presterà soccorso utilizzando il robot del loro progetto”.
“Da
dove è nata quest’idea?”
“Il progetto da presentare alle Olimpiadi,
doveva essere utile in condizioni di emergenza” spiega lui, “con l’aiuto di esperti e una buona dose di
consigli, siamo riusciti a progettare il tutto”.
A
Gian Luca Schifano, uno dei presentatori del progetto alle finali, ho
chiesto di raccontare la propria esperienza davanti alla giuria: “E’ stato molto emozionante, ma anche molto
utile, infatti ho potuto testare le mie capacità, scoprendo una sicurezza in me
stesso che mai avrei pensato. Ammetto che all’inizio ero molto agitato, avevo
timore che potessi impappinarmi, o comunque rovinare tutto quello a cui avevamo
lavorato per mesi, ma grazie al mio entusiasmo e alla voglia di dimostrare il
nostro impegno, ho dato il mio contributo a portare la mia squadra in alto. Dei
miei compagni hanno presentato il gruppo, io invece, dopo di loro, ho iniziato
a parlare delle specifiche tecniche del nostro drone e le sue varie funzioni,
in seguito ho presentato l'app sulla quale viene fatta la fotogrammetria,
dimostrando il tutto con foto e filmati che avevamo preparato a scuola, in
precedenza. E’ stato molto rassicurante vedere come i giudici erano interessati
ai miei discorsi, e si sono resi partecipi con qualche domanda.”
“Come
ti aspettavi fosse il risultato, dopo la presentazione del progetto?”
“Dopo la presentazione, io e i miei compagni,
eravamo molto soddisfatti per la prestazione della squadra, infatti speravo un
ottimo risultato, come poi è in effetti arrivato”.
In
conclusione, ho chiesto a Giada Graziano di dare un giudizio personale
sul gruppo con cui ha lavorato e sull’esperienza in generale: “Lavorare in questo gruppo, ci ha legato
molto” -introduce lei- “nonostante sia un periodo in cui grazie alla tecnologia
tendiamo maggiormente ad isolarci, questa volta è stata essa stessa a migliorare
dei rapporti sociali attraverso quest’esperienza”.
“Cosa
pensi ti possa dare per il futuro?”
“Pensando al futuro, credo che personalmente,
questa esperienza non mi servirà a molto, diversamente a chi invece deciderà di
lavorare nell'ambito dei droni, della robotica e della tecnologia”.
Consultando vari siti, ho visto che i
nostri ragazzi sono apparsi nei siti ufficiali, Instagram e Facebook del MIUR,
del Ministro dell’istruzione Marco Bussetti, e dell’Assessore alle Politiche
Giovanili Ilaria Cavo. Ho controllato se
per caso anche il Papa avesse messo qualcosa a riguardo, ma trovandosi in
visita in Marocco in quei giorni, credo sia stato avvisato in ritardo, non
riuscendo così, purtroppo, a complimentarsi anche lui in tempo 😂
Complimenti ragazzi!!!
Lucia
Schifano, V E tur
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