Il primo gruppo si occupa della parte fotografica e di immagine della nostra città, per cui i componenti hanno il compito di scattare fotografie di Genova e selezionare quelle che più rappresentano la città.
Il gruppo numero due, del quale faccio parte, ha la mansione di intervistare i turisti nelle zone di maggiore concentrazione turistica della città, porre alcune domande, chiedere impressioni e giudizi, di conseguenza è richiesto l'utilizzo di tutte le lingue straniere studiate e conosciute per poter comunicare con i turisti.
Il terzo gruppo si occupa delle letture di opere di artisti che parlano di Genova o che sono passati per la città, le loro voci verranno poi montate su immagini e fotografie.
Infine, il gruppo quattro si dedica alle interviste a conoscenti che abitano o che si trovano attualmente in un altro paese (ad esempio Mariam, la ragazza georgiana, venuta a Genova nella nostra scuola per un breve periodo, a parlarci della sua città) servendosi di Skype.
Come scrivevo prima, ho scelto di prendere parte al gruppo due, sopratutto per mettere in pratica al di fuori della scuola le lingue e le modalità di rapporto con il pubblico appresi all'interno dell'Istituto. Del primo incontro con il mio gruppo e la professoressa Gallino, posso dire che inizialmente ero spaesata, non molto convinta di poter riuscire a parlare facilmente tutte e tre le lingue che studio, di farmi capire dai turisti e riuscire a capire ciò che loro avrebbero detto a me: ma, dopo un breve momento di autoincoraggiamento e dopo essere entrata nell'ottica, ho decisamente cambiato la mia impressione. Come prima cosa abbiamo tirato fuori tutta l'attrezzatura che ci sarebbe servita (la videocamera professionale, la giraffa -microfono-, ecc) e ci siamo suddivisi i diversi ruoli: il fonico (chi si occupa di ottenere dall'intervista una qualità di audio buona), l'addetto alla videocamera, il segretario di edizione (colui che annota tutto ciò che la troupe produce), il ciakista (ovvero chi sbatte il ciak) ed il regista. Successivamente abbiamo messo in moto tutta la troupe e il lavoro iniziava a prendere forma. Trovatici a Boccadasse, area molto ricca di turisti solitamente, pensavamo di avere l'imbarazzo della scelta sui soggetti da poter intervistare, ma per un primo momento ci siamo accontentati di turisti italiani, che, fortunatamente, si sono subito mostrati disponibili ed interessati al nostro progetto.
Dopo un inizio "con il botto" in cui il video della prima persona intervistata non è stato fatto, abbiamo preso confidenza con gli strumenti, abbiamo iniziato a svolgere le nostre mansioni in modo sempre più naturale, fino ad arrivare ad una qualità di video, audio e soggetti sempre più elevata.
Destino ha voluto che iniziassimo con calma e continuassimo per gradi: i primi turisti intervistati erano tutti italiani, da varie città d' Italia, poi un pescatore genovese, ed infine un turista di origini tedesche accompagnato da due amici, i quali ci hanno regalato un prodotto interessante, poiché hanno espresso tutti e tre impressioni molto positive su Genova in lingua inglese, con tanto di traduzione in tedesco!
Purtroppo, per problemi di tempistiche, abbiamo dovuto smettere di intervistare, ma ci siamo concentrati su scorci di Boccadasse, che personalmente non avevo mai visto, dove abbiamo approfittato per filmare un componente del gruppo che leggeva una meravigliosa poesia dedicata a Genova, intitolata “Litanìa”, di Giorgio Caproni.
Posso ritenermi molto soddisfatta di questo primo incontro, aperto e chiuso in bellezza, che ci ha dato modo di imparare nuove cose, ma sopratutto imparare dagli errori di percorso per poi tirare fuori qualcosa di veramente interessante, divertente e diverso!
Luana Fracassi V E tur
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