In
un momento in cui dall'altra parte dell'oceano sono stati approvati
gravi provvedimenti discriminatori, è il vecchio continente a dare
prova di aver imparato a rispettare le libertà individuali.
In
Gran Bretagna è entrata in vigore una legge che prevede “perdono
postumo” e “riabilitazione giudiziaria” di migliaia di gay e
bisessuali condannati nel Regno Unito per il loro orientamento
sessuale, uomini giudicati un tempo colpevoli per comportamenti che
non sono più reato.
Si
tratta della cosiddetta “Turing Law”, che prende il nome dal
matematico inglese Alan Turing, morto suicida a 41 anni, due anni
dopo essere stato processato e condannato per il suo orientamento
sessuale.
Il
provvedimento era stato promesso fin dal 2013, quando solo Turing
aveva ricevuto “l'assoluzione postuma”, e fortemente richiesto
nel 2015 dall'opinione pubblica tramite lettera aperta pubblicata dal
Guardian.
Alan
Turing è considerato uno dei più grandi matematici del XX secolo e
uno dei padri dell'informatica e dell'intelligenza artificiale, da
lui teorizzata già negli anni trenta (la macchina da lui creata ha
svolto un ruolo significativo nella creazione del moderno computer).
Fu inoltre uno dei più brillanti crittoanalisti durante la Seconda
Guerra Mondiale e ideò una macchina in grado di decodificare i
messaggi scambiati dalle potenze dell'Asse, contribuendo a cambiare
le sorti del conflitto.
È
proprio su questo aspetto della sua vita che si incentra il film del
2014 “The Imitation Game”, che mi ha consentito di conoscere la
storia di questa figura.
Ho
trovato questo film molto emozionante, e mi ha affascinato sia per
quanto riguarda l'importanza degli studi e del lavoro di Turing, sia
per la descrizione delle sue vicende personali, che fa comprendere il
dramma che realmente ha vissuto. La sua storia mi ha fatto pensare
all'assurdità di giudicare gli altri secondo “etichette” e non
valutandone la personalità e le potenzialità.
Infatti,
come dice una frase che mi ha colpito particolarmente nel film: “Sono
le persone che nessuno immagina che possano fare certe cose, quelle
che fanno cose che nessuno può immaginare.”
Iris Tagliani, IV E Tur
*
In alto un immagine del film “The Imitation Game”
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