domenica 21 febbraio 2016

Un romanzo a puntate - IL NOME DELLA ROSA - Prima puntata (Introduzione e prologo)

Per ricordare Umberto Eco, scomparso venerdì 19 febbraio, abbiamo pensato di riprendere un'iniziativa che negli anni scorsi ha avuto un grande successo sul nostro giornalino: i romanzi a puntate. Abbiamo quindi scelto di raccontarvi il libro più famoso in tutto il mondo di questo straordinario scrittore, Il nome della rosa. Ovviamente, speriamo che il riassunto a puntate di questo libro vi intrighi così tanto da farvi correre in libreria o in biblioteca per leggerlo subito integralmente: vale la pena, fidatevi!!!!

Il nome della rosa è un romanzo scritto da Umberto Eco ed edito per la prima volta da Bompiani nel 1980. Dopo aver pubblicato numerosi saggi, il semiologo decise di scrivere il suo primo romanzo, cimentandosi nel genere del giallo storico e in particolare del giallo deduttivo. Tuttavia il libro può essere considerato un incrocio di generi, a metà strada tra lo storico e il narrativo. L'opera, ambientata sul finire dell'anno 1327, si presenta con un espediente letterario classico, quello del manoscritto ritrovato, opera, in questo caso, di un monaco di nome Adso da Melk, che, divenuto ormai anziano, decide di mettere su carta i fatti notevoli vissuti da novizio, molti decenni addietro, in compagnia del proprio maestro Guglielmo da Baskerville. La narrazione si svolge all'interno di un monastero benedettino dell'Italia Settentrionale, ed è suddivisa in sette giornate, scandite dai ritmi della vita monastica. Il romanzo ha ottenuto un vasto successo di critica e di pubblico, vendendo oltre 50 milioni di copie in trent'anni e venendo tradotto in oltre 40 lingue. Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, tra cui il Premio Strega nel 1981, ed è stato inserito nella lista de "I 100 libri del secolo di Le Monde". Dal romanzo è stato tratto nel 1986 il film omonimo per la regia di Jean-Jacques Annaud, con Sean Connery nei panni di Guglielmo e Christian Slater nel ruolo di Adso.


NATURALMENTE, UN MANOSCRITTO (introduzione)
L’autore afferma di aver ricevuto e tradotto la versione francese, del 1842, di un manoscritto del 14° secolo, opera di un monaco benedettino, don Adso da Melk, che, vecchio, ricorda importanti vicende della sua vita di novizio. E tuttavia, come il manoscritto, anche la versione francese, accidentalmente sottratta, scompare nel nulla e solo le casuali testimonianze confermano l’esistenza di ciò che è stato letto e trascritto.

PROLOGO
Nel prologo, Adso, il narratore, si presenta, dà informazioni storiche sui primi anni del 1300, e infine descrive la figura di Guglielmo da Baskerville, un dotto francescano inglese a cui Adso era stato affidato perchè non oziasse in Italia e di cui era sia discepolo che scrivano. Guglielmo in quel periodo era impegnato in una difficile missione, di cui Adso viene interamente a conoscenza solo all’abbazia.

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