mercoledì 8 gennaio 2014

FAME DI FAMA


Andy Warhol, il famoso artista della Pop Art, negli anni ’60 ebbe a dire: “Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti!”. Questa sua previsione ci consente di riflettere, oggi, sul concetto di “fama”.

La fama, ora come ora, è passeggera ed effimera, ma allo stesso tempo anche una meta estremamente importante. Tutti vogliono sfondare, vogliono il loro momento di gloria, la loro chance ma, proprio per questo, riuscire a rimanere impressi nella mente delle persone diventa sempre più difficile.

Con tutti i reality e talent show che infestano le nostre televisioni, si arriva a ridicolizzarsi pur di tentare di fare carriera. La gente ride dei concorrenti che vi partecipano: questi diventano popolari ma restano solo per poco tempo sulla cresta dell’onda, prima di ripiombare nel dimenticatoio. Lo stesso fenomeno avviene per i filmati caricati su You Tube: si tenta qualsiasi approccio, anche i più ridicoli o volgari, pur di raggiungere la popolarità. Tutti vogliono più iscritti al loro canale, più “mi piace”, più followers. Vogliono la notorietà, i complimenti, sperano in un passaggio televisivo.

Ormai si sta sempre più divulgando questa estrema voglia di farsi vedere, perché ci si sente migliori, importanti, diversi, ma sono tutti un po’ come delle meteore: sfiorano la terra per un solo istante e poi si perdono nel nulla dell’universo. Il problema è che tra tutte queste meteore potrebbe esserci qualcuno che merita davvero la fama, ma che seglie di non rendersi ridicolo e quindi viene apprezzato meno, se non addirittura ignorato.

Insomma, se non sai andare su un monociclo mentre suoni la chitarra con un gatto in testa, beh, non sei nessuno. Tu, bravo cantante, che meriti di imparare e crescere musicalmente, scordati che per te sia così facile. Quasi sicuramente nessuno ti noterà e tu non avrai mai la fama che meriti..

Prendiamo in considerazione, ad esempio, Miley Cyrus: è una cantante abbastanza brava ed ha debuttato in una serie tv per ragazzi della Disney, Hanna Montana. Quando  la serie  è finita, Miley ha iniziato la sua carriera nell’ambito musicale, ma a pochi importava di lei, forse perché legata a quel personaggio zuccheroso adolescenziale. Nessuno ne parlava più: rischiava di finire ben presto nel dimenticatoio. Ma da un po’ di tempo a questa parte, con un’idea, secondo me, geniale, ha deciso di scrollarsi di dosso definitivamente l’etichetta di “celebrità per bambini”. Come? Iniziando a dare scandalo con le sue provocazioni e l’abbigliamento… pressoché inesistente! Da allora, tutti la conoscono e ne parlano e – si sa – buona o cattiva, la pubblicità è sempre alla base della fama!

Questo concetto di fama, però, secondo me è sbagliato: è ingiusto premiare chi esagera piuttosto di chi è davvero bravo, premiando più l’apparenza e lo scandalo che la qualità e il talento. Certo, è giusto avere qualche caratteristica che ti differenzi dal resto del mondo (l’originalità è quel valore aggiunto che spesso consente di farsi notare) ma non è giusto tentare solo di divenire un “personaggio”, perché altrimenti non conti nulla.

In fondo, Andy Warhol aveva visto giusto: tutti possono diventare “personaggi” per quindici minuti. Il difficile è avere la personalità e il valore che ti consentono di raggiungere una fama stabile e meritata.

Angela M.

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