Oggi vorremmo parlarvi dell'infibulazione, cioè la mutilazione dei genitali femminili.
Le origini delle mutilazioni sessuali verso le donne sono legate a tradizioni dell’antico Egitto, da qui il nome "infibulazione faraonica". Si calcola che in Egitto, nonostante la pratica sia vietata, ancora oggi tra l'85% e il 95% delle donne abbia subito l'infibulazione. Ma che cosa succede a queste povere bambine? Con l’infibulazione, i genitali vengono tagliati e cuciti in modo da lasciare solo una piccola apertura per i bisogni fisiologici. Oltre al dolore fisico vengono private completamente della possibilità di provare piacere sessuale in quanto private del clitoride. Solo una volta sposate viene effettuata la defibulazione (cioè la "scucitura"). L’infibulazione e la mutilazione genitale femminile (MGF) sono una tradizione patriarcale, non religiosa (contrariamente a quanto si pensa, non è menzionata dal Corano: non è dunque richiesta dall'Islam alcuna forma di manipolazione dei genitali che rechi danno fisico alla donna).
Entrambe, per molte culture, vengono considerate “l’iniziazione delle giovani donne”. Una macabra usanza presente nel continente Africano, ma anche in paesi come Bolivia, Indonesia, Kurdistan, Yemen e che, come racconta la leader politica Emma Bonino, riguarda anche donne, ragazze e bambine, oggi residenti in Europa. Sempre Emma Bonino, a partire dagli anni '90, ha lanciato una campagna per l'abbandono delle mutilazioni genitali femminili: a fianco dell'organizzazione Non C'è Pace Senza Giustizia (Npwj), ha organizzato eventi, iniziative, conferenza e meeting su questo argomento con politici europei ed africani. Per questo, nel dicembre 2008 Npwj ha organizzato al Cairo (Egitto) una conferenza internazionale per l'abbandono delle mutilazioni genitali femminili, alla quale hanno partecipato un centinaio di donne e uomini politici africani ed europei. Con la legge 9 gennaio 2006, n. 7, il Parlamento italiano ha provveduto a tutelare la donna dalle pratiche di mutilazione genitale femminile; dal 2007, infatti, la pratica dell’Inifibulazione è punita con una reclusione fino a 12 anni.
Valentina Loriga
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