I Coronavirus sono un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie, sindrome respiratoria acute e gravi. Sono chiamati così per le punte a forma di corona che sono presenti sulla loro superficie.
L’11 febbraio, l’OMS ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal nuovo coronavirus è stata chiamata COVID-19. I sintomi più comuni di un’infezione da coronavirus nell’uomo includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. I sintomi possono includere:
• naso che cola
• mal di testa
• tosse
• gola infiammata
• febbre
• una sensazione generale di malessere.
I coronavirus umani a volte possono causare malattie del tratto respiratorio inferiore, come polmonite o bronchite. Questo è più comune nelle persone più deboli come i malati e gli anziani. I coronavirus umani si trasmettono da una persona infetta a un’altra attraverso:
• la saliva, tossendo e starnutendo
• abbracciando o baciando le persone
• le mani, ad esempio toccando con le mani non ancora lavate bocca, naso o occhi.
Nell’arco di qualche giorno le nostre vite sono completamente cambiate.
Io mi sono reso conto della gravità del problema quando hanno iniziato a circolare notizie sulla chiusura delle scuole e poi hanno sospeso la partita di serie A di Inter-Sampdoria. Fino a quel momento ho creduto fosse solo un problema della Cina, invece adesso ci ritroviamo in una situazione gravissima, quasi come fossimo in guerra.
Nel giro di pochi giorni hanno aumentato il periodo di fermo scolastico, bloccato gli allenamenti e piano piano hanno iniziato a chiudere i locali e i negozi.
I morti aumentavano in tutta Italia, non solo in Lombardia dove c’è stato il primo caso.
Adesso, per poter superare questo problema, il Governo ha stabilito che non si può più uscire di casa, se non per lavorare o fare la spesa o gravi e urgenti motivi.
Le persone escono con guanti e mascherina per paura di essere infettati.
Le giornate sono lunghe e mi mancano tantissimo i miei amici e i miei compagni che non vedo da tanti giorni. Noi però siamo fortunati perché grazie alla tecnologia possiamo rimanere in contatto con il mondo esterno.
I miei nonni hanno paura perché, come tutti gli anziani, sono più deboli, ma loro non escono di casa neppure per fare la spesa.
Quando mi affaccio alla finestra vedo poche persone per strada. All’inizio, invece la gente, non capiva che questo virus, essendo estremamente contagioso, passa da una persona all’altra molto facilmente, e usciva a divertirsi senza porsi problemi. Ora le cose sono cambiate. Basterà seguire queste poche regole per poter tornare alla nostra vita normale? E' quello che speriamo tutti.
Emanuele Sisinni, II A LES
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