Manca un anno e qualche mese, e noi ragazzi di quarta superiore, siamo catapultati a pensare ad un'altra dimensione: il mondo dopo la scuola. E' un po' difficile ritrovarsi a decidere per la propria vita già a diciassette anni, so che possiamo già sembrare maturi, sia per il modo di fare che di pensare, ma siamo ancora impreparati su come funzionino contesti più grandi di noi. Ho sedici anni, ma nonostante sia ancora giovanissima, mi posso definire consapevole come i miei compagni, e pensare al mio futuro mi viene naturale, perché ormai frequento la classe della “pre-svolta”. Anche io ho molti 'sogni nel cassetto', e spero di poterli realizzare. Il mio primo pensiero è quello di poter continuare a studiare, perché purtroppo bisogna guardare in faccia la realtà: la nostra città e il nostro paese offrono ormai poco lavoro per noi giovani, ma anche per i più 'grandi' con persino più esperienza, ma questo, spero, non fermerà i miei sogni. Penso che ormai, oggi, conta tanto il titolo d'istruzione, ed è anche per questo motivo che vorrei frequentare l'università; di recente sono stata a fare uno stage al salone Orientamenti e lì ho preso degli opuscoli di facoltà che mi interessano, come Lingue, poiché uno dei miei sogni è fare la hostess di volo; ho sempre pensato che il mio lavoro debba essere in un posto diverso dalla terraferma: mi piacerebbe vedere i luoghi in cui viviamo, in modo diverso da chi ci cammina, vedere la fine dell'orizzonte sapendo che però non esiste fine; molti di voi la troveranno una cosa stupida o banale, ma sono sempre stata dell'idea che per piacerti una determinata cosa, tu debba trovare un motivo unicamente tuo, impensabile agli occhi di un altro. Sono interessata anche a Lettere, poiché adoro scrivere, mi piacerebbe fare la scrittrice, pubblicare i miei libri e tradurli nelle lingue che conosco, usando la mia fantasia per far sognare chiunque li legga.
Vorrei infine brevemente parlare dell'ironia del tempo, oggi decido cosa farò domani, ricordandomi che ieri ero seduta nell'auditorium della scuola, aspettando felice il mio nome per lo smistamento delle classi prime... un consiglio ai più piccoli: godetevi gli ultimi anni di scuola.
Lucia Schifano IV E tur
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