L'Unione Europea ha offerto una possibilità ai propri cittadini
studenti: un viaggio-studio in Portogallo, più precisamente a Beja, piccola
cittadina situata nell'Alentejo.
Lo scopo era quello di far incontrare ragazzi di diversi paesi
dell'Unione Europea, pertanto il fulcro erano la conoscenza, lo scambio
culturale e l'integrazione.
Beja è stata preferita a Lisbona per alcune motivazioni precise,
in particolar modo per le tradizioni culturali specifiche del luogo, infatti ho
partecipato al laboratorio artistico-teatrale "come together-culture since
Rome" che prevedeva l'organizzazione e la messa in scena di uno spettacolo
in costume che ripercorre la fondazione di Beja: territorialmente siamo ai
confini dell'antico Impero Romano.
L'altro obiettivo era quello di interagire in lingua inglese con
i miei compagni europei.
La rappresentanza degli stati era un po' ristretta, ho
conosciuto polacchi, spagnoli, italiani e portoghesi.
A Beja architettonicamente sono presenti vestigia di diverse
epoche che si integrano quasi perfettamente con le costruzioni più recenti,
spiccano i resti delle costruzioni romane e romaniche.
I ragazzi portoghesi mi hanno introdotto nelle tradizioni
storiche di Beja, ho così conosciuto la storia dei Cantadores do Desassossego,
che dal 1600 continuano a narrare cantando la storia della città, soffermandosi
sul castello. Da quanto visto e sentito, il cibo più sponsorizzato dai locali
sono le lumache di terra.
La socializzazione tra noi ragazzi è stata immediata sin dal
primo momento, da subito abbiamo condiviso le stesse emozioni. La prima è stata
quella della partenza, le lacrime ci hanno uniti quasi tutti, pare che le
lacrime non abbiano bisogno di integrarsi, né di parlare una lingua
particolare.
Il soggiorno è stato piacevole, io avevo qualche ritrosia
nell'affrontare le prove dello spettacolo in costume romano, ma il senso del
gruppo e il sapere che tutti più o meno avevamo le nostre piccole paure da
affrontare, mi ha trasmesso forza e coraggio.
Una giornata l'abbiamo dedicata a Lisbona, sporca ma
bella.
La metropolitana della capitale è bellissima, moderna e decorata
con mosaici. Anche il baccalà era uno spettacolo di gusto.
L'esperienza si è conclusa ed è stata pienamente positiva,
troppo veloce, forse, e l'approfondimento culturale e relazionale ne ha un po'
risentito.
Stefano Pavlovic IV D
Tur
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