Il Parlamento europeo è un'istituzione di tipo parlamentare composta da 751 membri che lo rendono la seconda più grande assemblea parlamentare al mondo, tra quelle scelte tramite elezioni democratiche.
Dal 1979, i suoi membri vengono eletti direttamente ogni cinque anni a suffragio universale. Tuttavia, alle sue elezioni l'affluenza alle urne è sempre più diminuita ad ogni elezione, scendendo a meno del 50% dal 1999. Il Parlamento inoltre, dispone di tre sedi: Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo ed il suo presidente attuale, in carica dal 2017, è Antonio Tajani. Il Parlamento, come le altre istituzioni europee, era molto diverso dalla sua forma attuale quando si riunì per la prima volta il 10 settembre 1952. Il 20 settembre 1976 il Consiglio europeo decide a Bruxelles di rendere i membri del Parlamento eleggibili a suffragio universale diretto, e quindi non più per mezzo dei parlamentari nazionali. Il testo della legge entra in vigore il 1º luglio 1978 e le prime elezioni vengono celebrate nel giugno1979. I membri erano 410.
STRASBURGO
Il giorno 05/04/2017 la mia classe ed io abbiamo visitato la sede del Parlamento Europeo a Strasburgo, nel corso di un viaggio d’istruzion,e accompagnati dalle professoresse Fornaroli, Giordano e Curti. Di mattina presto abbiamo raggiunto la sede parlamentare, e gli esterni del parlamento ci hanno subito suggerito l’estrema modernità della struttura. L’edificio era interamente rivestito di vetri lucenti e la sua forma ricordava in parte il Colosseo. Gli interni ovviamente rispettavano le solide aspettative createsi dopo aver visto gli esterni: tutto era ordinato, pulito ed estremamente moderno. Appena entrati gli addetti di sicurezza ci hanno fatto posare giacche ed effetti personali, in modo da garantire la totale sicurezza una volta all’interno. Dopo aver ascoltato un discorso introduttivo sulle funzionalità del parlamento, siamo entrati nella sala centrale, dove i membri del parlamento discutevano riguardo importanti questioni, come la crisi economica che sta investendo la Grecia in questo periodo. Le sedie sono disposte ad anfiteatro, ed ogni posto è munito di scrivania e microfono. I parlamentari avevano a disposizione solamente 15 minuti per esporre il loro intervento dopo essersi alzarti in piedi; una volta terminato il tempo, dovevano ritornare al loro posto e la parola veniva data al membro successivo, mentre, per ascoltare il discorso, ai visitatori veniva fornito un paio di cuffiette. Per risolvere il problema derivante dalle varie e differenti lingue parlate dai numerosi parlamentari, dei traduttori si occupavano di trascrivere il discorso pronunciato al microfono parola per parola, traducendolo all’istante. Se non si conosceva una lingua, allora il discorso veniva tradotto universalmente in inglese. Ogni membro, durante il proprio discorso, è risultato cordiale, formale ed educato.
FESTA DELL?EUROPA
In occasione della festa dell’Europa, tenuta il 9 maggio in onore della libertà e della pace che l’Europa dovrebbe tutelare, vorrei esporre un mio piccolo parere a riguardo. Secondo me, nonostante organi efficienti, strutture all’avanguardia e struggenti motti sulla libertà, ci sono grandi falle nel sistema europeo, che pure, guardato da distante, risulta a tenuta stagna e sicuro. In realtà, in primis, secondo me, è già da tempo dimostrato che un numero così elevato di componenti porti a confusione e a indecisione, non a stabilità e velocità. Inoltre, i vari slogan e le innumerevoli campagne a favore della tutela della libertà e della pace, risultano essere di sola rappresentanza, data la grande rivalità tra i vari stati europei, i problemi che molti si rifiutano di affrontare e l’egemonia economica di alcuni stati su di altri. L’immigrazione, per esempio, è uno dei problemi che tutta la comunità europea dovrebbe decidere di affrontare, mentre molti stati, sembrano essere quasi indifferenti. Abbiamo fatto grandi passi assieme come Europa, ma è ora di affrontare con decisione i vari problemi, aiutando ogni stato in egual modo. Senza questa premessa, l’Europa secondo me non ha senso di esistere.
Giorgia La Fauci IV E Tur
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