Da molti mesi sento parlare dell'ormai nuovo presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump, e purtroppo la maggior parte (se non tutte) delle notizie che leggo sui quotidiani o vedo al telegiornale, sulla sua politica, sono negative.
Infatti già dalla sua campagna elettorale mi trovavo molto in disaccordo con la sua idea del "make America great again" e più i giorni passano, più notizie leggo, più considero questa persona non all'altezza per rappresentare non solo l'America, ma qualsiasi stato.
Maschilismo e razzismo sono le accuse che più spesso gli sono rivolte.
Ho letto numerosi commenti fatti da Trump nei confronti delle donne: "Le donne sono oggetti esteticamente piacevoli", "Una donna dev'essere attraente per fare la giornalista", "Hillary sarebbe un cattivo presidente a causa delle azioni di suo marito" e molti altri.
Il presidente degli Stati Uniti d'America nel 2017 considera le donne inferiori all'uomo, ed io ancora non mi riesco a spiegare come i cittadini americani abbiamo potuto votare qualcuno con una mentalità così maschilista.
Il presidente degli Stati Uniti d'America nel 2017 considera le donne inferiori all'uomo, ed io ancora non mi riesco a spiegare come i cittadini americani abbiamo potuto votare qualcuno con una mentalità così maschilista.
Per non parlare dell'argomento razzismo, che ha suscitato numerosissime critiche da parte di molte persone americane e non.
Infatti, già dalla sua campagna elettorale, ha parlato della costruzione di un muro tra America e Messico per fermare le immigrazione e questo non può non farmi tornare alla mente il muro di Berlino, costruito durante la Guerra fredda).
Altra notizia che ha shoccato non solo me ma anche compagnie famose come Starbucks e Google, è stata la decisione di Trump di sospendere l'ingresso negli USA dei rifugiati siriani e di bloccare temporaneamente gli arrivi da sei paesi a maggioranza islamica, notizia che ha sollevato numerose proteste non solo in America ma in tutto il mondo, Italia compresa.
Howard Schulz, il fondatore della famosissima catena di caffetterie statunitense di Starbucks ha infatti annunciato, tramite una lettera, che nei prossimi tre anni assumerà, non solo in America ma in tutto il mondo, diecimila immigrati "che hanno servito le forze USA come interpreti o personale di supporto". Schultz, che alle presidenziali era schierato con Hillary Clinton, ha anche preso di mira altre iniziative del presidente Trump, come le misure contro la riforma sanitaria definita Obamacare, e ha tra l'altro affermato che Starbucks sosterrà i coltivatori di caffè messicani.
Altra azienda statunitense che ha deciso di ribellarsi non solo a parole è stata la Google, azienda che offre servizi online fondata da Sergey Brin e Larry Page. Infatti secondo quanto riportato da Usa Today, ha stanziato un fondo da 4 milioni di dollari per gli immigrati e i rifugiati colpiti dalla misura del nuovo presidente. Si tratta di 2 milioni stanziati dalla società e altrettanti donati dagli impiegati. Il denaro andrà a quattro organizzazioni: l'American Civil Liberties Union (Aclu), l'Immigrant Legal Resource Center, l'International Rescue Committee e l'UNHCR.
Vedere che così tante persone e colossi mondiali si stanno ribellando contro Donald Trump mi fa capire che, per fortuna, ci sono ancora molte persone con una mentalità aperta, razionale e umana. Tutto questo non cambierà mai la personalità di Trump perchè, come dice il detto, "se nasci rotondo non puoi morire quadrato", ma è già un passo avanti per far capire alle persone discriminate dalla sua politica che non sono sole, e che faremo quanto più possibile per aiutarli a pretendere i loro diritti, diritti umani che non devono essere dati solo a determinate nazionalità o sesso.
Vedere che così tante persone e colossi mondiali si stanno ribellando contro Donald Trump mi fa capire che, per fortuna, ci sono ancora molte persone con una mentalità aperta, razionale e umana. Tutto questo non cambierà mai la personalità di Trump perchè, come dice il detto, "se nasci rotondo non puoi morire quadrato", ma è già un passo avanti per far capire alle persone discriminate dalla sua politica che non sono sole, e che faremo quanto più possibile per aiutarli a pretendere i loro diritti, diritti umani che non devono essere dati solo a determinate nazionalità o sesso.
Giorgia Melandri, IV E tur
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