domenica 29 gennaio 2017

Io sono e TU sarai…



Riflettendo sul lavoro e sulle relazioni che ci sono state presentate nella scorsa settimana di alternanza scuola lavoro (4P - il festival), ho voluto scrivere un piccolo testo, sotto forma di dialogo, riflettendo su il mio futuro tra me e... ME. 
Buona lettura!


Piccola Giorgia: “Ciao, come stai? è bello vederti. Non ti vedevo così felice da un po’ di tempo, ma guardati: petto in fuori, spalle e schiena dritta, i soliti capelli ricci e mai messi in ordine, con quel vestito succinto, ti evidenza tutte le tue belle curve... Vedo che hai cambiato occhiali!!! Carini!! Sei diventata ancora più orba con il passare del tempo?”
Futura Giorgia: “ Va bene, hai finito di commentare tutto? ”
Piccola Giorgia: “Hai ragione scusa, probabilmente se sono diventata così ci sarà un motivo”
Futura Giorgia: “Allora, perché mi hai chiamata? Di cosa vuoi parlare?!”
Piccola Giorgia: “ Ehm... a scuola ci hanno assegnato un compito, devo scrivere su me stessa immersa nel mio futuro lavoro, ho sentito che era la giusta occasione per consultarti e parlare un po’ insieme a te”
Futura Giorgia: “Quarto anno, eh? Ricordo ancora quanta fatica ho fatto per … “
Piccola Giorgia: “ NO! Niente spoiler, non ti ho chiamata per sapere cosa ho fatto e come ho trascorso il quarto anno, non mi devi anticipare niente, non voglio sapere niente, voglio solo parlare con la Futura Giorgia, per vedere se è andato tutto bene o tutto storto…”
Futura Giorgia: “ Da dove vuoi cominciare, cara Piccola Giorgia?”
Piccola Giorgia: “Lo so che avevo detto che non volevo nessuna anticipazione, ma… ecco… sei riuscita a passare l’esame di maturità?”
Futura Giorgia: “Beh… vedi…”
Piccola Giorgia: “No, no, anzi, non voglio saperlo, so che sarai andata bene, ne sono sicura… Oppure sei stata bocciata e hai avuto problemi a scuola e ti hanno anche sospesa per problemi disciplinari e hai ripetuto il quinto anno ben due volte, se non addirittura la quarta… Oddio! Mi sta venendo un attacco di panico!”
Futura Giorgia: “Ci risiamo! Le tue solite paranoie, riesco a vedere l’autostima che striscia sotto i tuoi piedi… Ti dico una cosa per consolarti e tirarti su il morale: questa cosa imparerai a gestirla molto meglio con il tempo”
Piccola Giorgia: “Come ho fatto a superare questa situazione?”
Futura Giorgia: “Hai detto che non ti devo anticipare niente, ti posso solo dire che hai speso un mucchio di soldi in vari corsi di yoga, ma  non sono quelli che sono serviti a molto”
Piccola Giorgia: “Giorgia, volevo cominciare con il chiederti scusa, voglio fare delle scuse sincere a me stessa: scusa se ogni volta che piango, quando qualcuno mi chiede cosa è successo, come una stupida mi limito a dire che mi bruciano gli occhi; scusa se cerco di sorridere anche quando è impossibile; scusa se quando mi guardo allo specchio riesco a vedere solo difetti; scusa se sono così sensibile, cosa che, come mi sta fregando ora , immagino mi fregherà in futuro.
Scusa per tutte le volte che sono caduta e non sono riuscita ad alzarmi da sola, scusa per le mie lacrime, scusa per le mie grida inutili, scusa per quei miei momenti di pazzia, quei momenti dove ho talmente il morale giù a terra, che non riesco a fare e a risolvere niente, scusa per non averti aiutato nei momenti di difficoltà, molto spesso ti ho lasciato nelle mani degli altri e questo è l’errore più grosso che io possa aver fatto, scusa per le mie angosce, per essermi sentita sola, cercavo compagnia ovunque ma in realtà prima di tutte volevo la tua compagnia, volevo solo la tua fiducia, ho sempre desiderato che tu fossi dalla mia parte…”
Futura Giorgia: “Smettila, guardami come sono adesso, guardami ti prego! Sono cambiata, non sono più la persona a cui stai chiedendo scusa, oggi sono fiera di quella che sono, sono felice, ho fiducia in me stessa, ora riesco a parlare con le persone senza sminuirmi, senza pensare di essere inferiore. Sto ancora imparando ma ci sto, ci stiamo, riuscendo.“
Piccola Giorgia: “Mi fa piacere sentirlo. Tutte quelle volte che mi soffermo sulla me stessa del futuro, mi chiedo se son riuscita a migliorare la mia persona, tu sai che la cosa a cui tengo di più è migliorarmi per poi stare bene con me stessa, ma anche con gli altri, sai quanto non mi piaccia deludere le persone per i miei comportamenti, ho sempre cercato di essere disponibile per tutti... Ti prego dimmi che sarà così anche tra 3 anni!"
Futura Giorgia: “Piano piano ci si riesce, di sicuro incontrerai molte piccole soddisfazioni, Piccola Giorgia….”
Piccola Giorgia: “Come sei messa con il lavoro? Oppure stai ancora studiando?”
Futura Giorgia: “Non ti ricordi cosa avresti voluto fare dopo la scuola, dai non è possibile! So benissimo che vuoi sentirti dire quella risposta…”
Piccola Giorgia: “Ci sei riuscita?”
Futura Giorgia: “Ci sto lavorando, ho trovato molte difficoltà, sai che non è un mondo facile in cui vivere…”
Piccola Giorgia: “Sì, ora come ora mi sembra un mondo impossibile da raggiungere”
Futura Giorgia: “Incontrerai molte difficoltà , ostacoli , soldi che non bastano a fine mese, affitti in scadenza, difficoltà a pagare le bollette, non avrai mai tempo per te stessa e tutti vorranno sempre qualcosa da te, il tuo capo di lavoro che non si accontenta mai, amici che vanno e vengono, credo di aver  cambiato coinquilini e casa minimo 3 volte, ho avuto difficoltà a trovare una vera e propria sistemazione, ma fidati che rifarei tutto da capo, perché amo la mia scuola, e amerò il lavoro che mi offrirà questa scuola, non posso dirti che sei riuscita a realizzare il tuo sogno perché c’è molta strada ancora da fare, ma posso dirti che sei, siamo, sulla giusta strada.”
Piccola Giorgia:  “ Mamma e Papà… come stanno? Come hanno preso questa situazione?”
Futura Giorgia: “Questa è un’altra difficoltà per la quale dovrai spendere tutte le tue energie per riuscire ad affrontarla: sai cosa pensano di questo mondo i nostri genitori, ma una cosa te la posso dire, acquisterai una tenacia fortissima, è grazie a lei che sei riuscita ad andare avanti e ti sta permettendo di realizzare il tuo sogno”
Piccola Giorgia: “Ultimi consigli?"
Futura Giorgia: “A questo mondo esiste una ed un’unica persona con cui avrai sempre a che fare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ogni singolo giorno della tua vita, è la prima persona di cui hai percezione ogni mattina quando ti svegli, e l’ultima che ti accompagna la sera prima che ti addormenti.
Hai gia capito a chi mi sto riferendo vero? Proprio così, sto parlando di te.
Molte persone andranno e verranno nella tua vita, ma quella che vedi ogni giorno riflessa nello specchio ci sarà per sempre, eppure... Quanto veramente ti adoperi per avere cura di lei, sostenendola ed  apprezzandola in ogni aspetto della sua essenza? In che misura la relazione con te stessa è appagante e libera da sofferenze e dolori emotivi? Ti faccio un esempio: immagina per un momento di rivolgere alla tua migliore amica le stesse parole che abitualmente usi per riferirti  a te stessa: credi ne sarebbe orgogliosa?”
Piccola Giorgia: “Mi fa molto strano sentirti dire questa parole”
Futura Giorgia: “La relazione con te è la base che definisce ed origina la tipologia di qualsiasi altro rapporto, vuoi che ti faccia alcuni esempi per comprendere meglio?"    
Piccola Giorgia: “Non aspettavo altro, una persona che mi consigliasse nello stesso  modo in cui stai facendo tu con me"
Futura Giorgia: “Vuoi dire te stessa con te stessa… Devi credere che un giorno queste parole usciranno dalla tua bocca piccola Giorgia"
Piccola Giorgia: “Vai avanti…”
Futura Giorgia : “Sì, ecco, come puoi educare i tuoi figli al rispetto di sé, se tu per prima manchi di fare altrettanto nei tuoi riguardi? Che tipo di rapporto potrai mai offrire al tuo partner, se non sei in grado di alimentare una relazione virtuosa in primis con te?"
Piccola Giorgia: “Ora come ora mi serve sempre l’aiuto degli altri”
Futura Giorgia: “No, quanto è coerente aspettarsi che gli altri si interessino delle tue cose, della tua opinione, se tu per prima non ti esprimi, non ti mostri, non ti sveli, non offri il tuo contributo?
Detto questo, l’autostima è un’abilità che si sviluppa nel tempo, ancora adesso hai dei momenti di sconforto, è un traguardo che arriverà dopo una serie di comportamenti coerenti con il desiderio di dare valore a sé ed alla propria vita. Piccola Giorgia credi nel tuo sogno, vai avanti per la tua strada nonostante tutte le difficoltà che troverai nel mondo del lavoro, nel cammino in generale, tu vai avanti, perché se non credi in te stessa, chi ci crederà?”
Piccola Giorgia: “Grazie, sei davvero cresciuta, sono orgogliosa di me stessa, mi sei servita: ora più che mai sono sempre più convinta a intraprendere quel percorso, non mi importa se qualcosa andrà storto, è inevitabile, ma guardandoti, anzi guardandomi, ora posso dire di essere fiera di me"
Futura Giorgia: “Inseguilo fino in fondo il tuo sogno, Giorgia, il tuo sogno sei tu”.

Giorgia La Fauci, IV E Tur



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