Gli inquirenti escludono si tratti di un gioco erotico, sembra piuttosto un esperimento di crudeltà, un gioco di sopportazione del dolore. Non trovano alcun movente all’omicidio accaduto. Le indagini sul delitto sono ancora in corso, perciò non è chiaro cosa sia successo precisamente. I carabinieri devono ancora confermare che gli accusati non abbiano avuto la capacità di intendere e di volere nel momento dell’omicidio.
Da quanto si è appreso, Prato e Foffo hanno comprato a 1800 euro 26 grammi di cocaina, di cui hanno fatto uso insieme ad alcool, ininterrottamente in soli 48 ore. I due ragazzi si accusano a vicenda, Foffo afferma che un proposito che ha sempre maturato tra sé, ma che non ha mai pensato di realizzare era sempre stato di uccidere qualcuno, l’assunzione di droghe gli ha permesso di attuare con l’amico questo piano.
Il fatto accaduto è straziante, frutto di pura cattiveria. Ovviamente alcool e droga sono stati tra i fattori scatenanti, ma non solo; per arrivare a torturare una persona e ucciderla senza motivo bisogna non stare bene con sè stessi, significa che nella vita non si è riusciti a capire la differenza tra il bene e il male e non si sono appresi valori significativi dalle buone azioni. Bisognerebbe, oltre a punire queste persone attraverso una sentenza, cercare di aiutarle a capire i loro sbagli e sensibilizzarle affinché non si ripetano più. Sicuramente bisogna aumentare la prevenzione all’utilizzo di sostanze stupefacenti che non solo non portano il benessere sperato, ma aumentano il proprio malessere, alterano completamente il cervello e possono portare ad azioni non volute. Io spero che le persone che hanno letto questo articolo abbiano appreso dove sta il buon senso così da non sentire e vedere mai più fatti del genere.
Sara Ferrari III E tur
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