Dopo il disastro di due settimane fa, rieccoci pimpanti (più o meno) giornalisti al servizio di voi amati (meno o più) lettori :-P
Riapriamo le pubblicazioni con un filmato che abbiamo trovato in rete e che - specie tra le ragazze - ha suscitato subito un gran clamore: c'è chi è rimasta senza parole, chi ha trovato parolacce, chi si è indignata, chi l'ha presa in ridere. Eccolo:
Cento molestie in dieci ore: la passeggiata di una ragazza a New York
Shoshana B. Roberts ha camminato lungo le strade di New York per dieci ore indossando un jeans ed una T-shirt nera. Davanti a lei, un complice con una videocamera nascosta ha ripreso la sua passeggiata. Durante il suo girovagare sono stati intercettati almeno 100 complimenti e commenti degli uomini che l'hanno incrociata. Un ragazzo l'ha addirittura affiancata per almeno cinque minuti chiedendole insistentemente di parlargli. "10 Hours of Walking in NYC as a Woman" è uno dei numerosi esperimenti contro le molestie di strada, realizzato da Rob Bloss per l'associazione no-profit "Hollaback!" che si occupa di sensibilizzare sul tema tramite l'educazione e l'insegnamento.
Le nostre nonne raccontano che ai loro tempi erano gli italiani ad avere la nomea di "pappagalli", un termine che usava ai loro tempi per indicare uomini che fanno complimenti non richiesti. Non è che oggi non ce ne siano, ma forse, almeno tra chi ha la nostra età, si scherza e i "complimenti" anche molto pesanti che ci arrivano li prendiamo in ridere e rispondiamo a tono (per quanto anche questi spesso ci infastidiscono). Diverso il discorso legato a chi ti importuna, a chi ti fa sentire oggetto, merce in vetrina da valutare, apprezzare o denigrare. Ci piacerebbe che, una volta nella vita, i ruoli si invertissero. Chissà come si sentirebbe un maschio che, camminando, ogni tre metri venisse apostrofato da noi ragazze sulle "qualità" del suo aspetto (ci autocensuriamo.......) Cari lettori e soprattutto care lettrici, che ne pensate? Fateci sapere! Scrivete alla nostra Redazione e mandateci i vostri pareri. Ciao e alla prossima!
Le nostre nonne raccontano che ai loro tempi erano gli italiani ad avere la nomea di "pappagalli", un termine che usava ai loro tempi per indicare uomini che fanno complimenti non richiesti. Non è che oggi non ce ne siano, ma forse, almeno tra chi ha la nostra età, si scherza e i "complimenti" anche molto pesanti che ci arrivano li prendiamo in ridere e rispondiamo a tono (per quanto anche questi spesso ci infastidiscono). Diverso il discorso legato a chi ti importuna, a chi ti fa sentire oggetto, merce in vetrina da valutare, apprezzare o denigrare. Ci piacerebbe che, una volta nella vita, i ruoli si invertissero. Chissà come si sentirebbe un maschio che, camminando, ogni tre metri venisse apostrofato da noi ragazze sulle "qualità" del suo aspetto (ci autocensuriamo.......) Cari lettori e soprattutto care lettrici, che ne pensate? Fateci sapere! Scrivete alla nostra Redazione e mandateci i vostri pareri. Ciao e alla prossima!
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La Redazione
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