I giovani che si sono "riappropriati" del Centro Storico genovese, frequentandolo per divertirsi - soprattutto nel fine settimana - rivendicano il loro diritto a divertirsi, aggiungendo che l'animazione nei caruggi è un ottimo sistema per rivalutare un quartiere che per molti anni era stato considerato "invivibile" per la delinquenza che, in quelle stradine labirintiche, aveva trovato il suo habitat.
Ma i residenti dei vicoli non sono d'accordo: si lamentano che oltre al frastuono che non li fa dormire, spesso, nell'atrio di alcuni portoni, trovano urina e vomito. Ora questa sentenza pare loro una rivincita giusta: si sentono finalmente ascoltati nelle loro lamentele.
I titolari del bar sequestrato si difendono, dicendono che già fanno molto per limitare gli schiamazzi dei giovani fuori dai locali: dai bidoni della spazzatura collocati per loro iniziatiza perché i ragazzi non gettino i rifiuti per strada; l'assunzione di steward che, stando sulla porta dei locali, invitano i ragazzi ad abbassare il volume della voce; la scelta di chiudere alle 2 anche se potrebbero tenere aperti fino alle 3. Ma evidentemente questo non è stato considerato ancora sufficiente.
La questione è di difficile soluzione: torti e ragioni sono da entrambe le parti. Occorrerà venirsi incontro con buon senso e volontà di ascolto. Ci ripromettiamo di scriverne ancora sul giornalino, per seguire gli sviluppi della situazione.
La redazione
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