Ecco l'ottava puntata di ORGOGLIO E PREGIUDIZIO (Pride and Prejudice), di Jane Austen: pubblichiamo oggi i capp. 52-61 . Vi diamo i link che rimandano alla lettura completa di ciascuno (in inglese e testo a fronte in italiano), seguiti dal riassunto del capitolo stesso. Buona lettura!
QUI potete trovare l' ottava puntata (capp. 46-61)
Vol. III, cap. 10 (52)
La riposta di Mrs. Gardiner arriva in tempi brevissimi, ed Elizabeth apprende dalla zia che Darcy era partito per Londra subito dopo che loro avevano lasciato il Derbyshire, era riuscito a trovare i due fuggitivi e, dopo aver vanamente tentato di convincere Lydia a tornare a casa, aveva offerto una via d'uscita economica a Wickham, che quest'ultimo era stato praticamente costretto ad accettare. La zia si mostra anche molto sorpresa della richiesta di Elizabeth, visto che sia lei che il marito erano convinti che il comportamento di Darcy, giustificato da lui con il sentirsi in colpa per non aver rivelato prima il vero carattere di Wickham, fosse stato dettato dall'affetto che ritenevano avesse per la nipote. Elizabeth non sa bene come interpretare queste rivelazioni; si sente da una parte propensa a credere che l'amore di Darcy si ancora inalterato, ma si rende anche conto di come sarebbe assurdo aspettarsi che lui accetti di imparentarsi con un uomo che disprezza e che aveva sempre cercato di evitare accuratamente. Le sue riflessioni vengono interrotte dall'arrivo di Wickham, che cerca di capire che cosa sappia effettivamente Elizabeth dei suoi rapporti con Darcy. Lei evita di rispondere direttamente, ma gli fa capire di sapere l'essenziale, e lo congeda con la preghiera di dimenticare il passato, visto che ormai sono parenti e dovranno comunque mantenere una parvenza di cordialità.
La riposta di Mrs. Gardiner arriva in tempi brevissimi, ed Elizabeth apprende dalla zia che Darcy era partito per Londra subito dopo che loro avevano lasciato il Derbyshire, era riuscito a trovare i due fuggitivi e, dopo aver vanamente tentato di convincere Lydia a tornare a casa, aveva offerto una via d'uscita economica a Wickham, che quest'ultimo era stato praticamente costretto ad accettare. La zia si mostra anche molto sorpresa della richiesta di Elizabeth, visto che sia lei che il marito erano convinti che il comportamento di Darcy, giustificato da lui con il sentirsi in colpa per non aver rivelato prima il vero carattere di Wickham, fosse stato dettato dall'affetto che ritenevano avesse per la nipote. Elizabeth non sa bene come interpretare queste rivelazioni; si sente da una parte propensa a credere che l'amore di Darcy si ancora inalterato, ma si rende anche conto di come sarebbe assurdo aspettarsi che lui accetti di imparentarsi con un uomo che disprezza e che aveva sempre cercato di evitare accuratamente. Le sue riflessioni vengono interrotte dall'arrivo di Wickham, che cerca di capire che cosa sappia effettivamente Elizabeth dei suoi rapporti con Darcy. Lei evita di rispondere direttamente, ma gli fa capire di sapere l'essenziale, e lo congeda con la preghiera di dimenticare il passato, visto che ormai sono parenti e dovranno comunque mantenere una parvenza di cordialità.
Vol. III, cap. 11 (53)
Lydia e Wickham se ne vanno, e Mrs. Bennet, dopo qualche giorno di tristezza per la partenza, e la lontananza, della figlia, ha di nuovo un motivo di eccitazione e di speranza: sembra proprio che Mr. Bingley sia in arrivo a Netherfield. Jane è ovviamente colpita da quella notizia, ma fa del tutto per apparire tranquilla e indifferente, anche se Elizabeth di crede ben poco. La conferma dell'arrivo di Bingley riaccende la discussione che c'era stata tra i Bennet l'anno precedente, visto che la moglie dà per scontato che il marito vada subito a fargli visita, mentre quest'ultimo non è assolutamente intenzionato a farlo, e stavolta sul serio. Mrs, Bennet si consola, però, decidendo di invitarlo quanto prima a pranzo. Ma prima che quell'invito possa partire è lo stesso Bingley a presentarsi a Longbourn, per di più accompagnato da Darcy. Elizabeth cerca di capire il senso di quella visita da parte di Darcy, ma i suoi pensieri sono talmente confusi che non riesce a darsi una risposta, o meglio, le ipotesi sono così contraddittorie da non lasciare spazio a certezze. La visita dei due signori è piuttosto imbarazzante e penosa per le due sorelle; da una parte Jane, che non sa come comportarsi, anche a causa dell'invadente cortesia della madre; dall'altra Elizabeth, che vede un Darcy molto diverso da quello così affabile del Derbyshire, e la madre che gli lancia stoccate, ignara di dovere proprio a lui la felice conclusione della vicenda di Lydia. Finalmente i due signori se ne vanno, non prima di aver accettato un invito a pranzo di lì a qualche giorno.
Lydia e Wickham se ne vanno, e Mrs. Bennet, dopo qualche giorno di tristezza per la partenza, e la lontananza, della figlia, ha di nuovo un motivo di eccitazione e di speranza: sembra proprio che Mr. Bingley sia in arrivo a Netherfield. Jane è ovviamente colpita da quella notizia, ma fa del tutto per apparire tranquilla e indifferente, anche se Elizabeth di crede ben poco. La conferma dell'arrivo di Bingley riaccende la discussione che c'era stata tra i Bennet l'anno precedente, visto che la moglie dà per scontato che il marito vada subito a fargli visita, mentre quest'ultimo non è assolutamente intenzionato a farlo, e stavolta sul serio. Mrs, Bennet si consola, però, decidendo di invitarlo quanto prima a pranzo. Ma prima che quell'invito possa partire è lo stesso Bingley a presentarsi a Longbourn, per di più accompagnato da Darcy. Elizabeth cerca di capire il senso di quella visita da parte di Darcy, ma i suoi pensieri sono talmente confusi che non riesce a darsi una risposta, o meglio, le ipotesi sono così contraddittorie da non lasciare spazio a certezze. La visita dei due signori è piuttosto imbarazzante e penosa per le due sorelle; da una parte Jane, che non sa come comportarsi, anche a causa dell'invadente cortesia della madre; dall'altra Elizabeth, che vede un Darcy molto diverso da quello così affabile del Derbyshire, e la madre che gli lancia stoccate, ignara di dovere proprio a lui la felice conclusione della vicenda di Lydia. Finalmente i due signori se ne vanno, non prima di aver accettato un invito a pranzo di lì a qualche giorno.
Vol. III, cap. 12 (54)
Elizabeth non riesce a capire il comportamento di Darcy, e si chiede perché mai ha fatto quella visita per poi rimanere muto e sulle sue. Jane afferma di sentirsi più tranquilla; quel primo incontro dopo tanto tempo le ha fatto capire di poter considerare Bingley solo come un normale conoscente, ma Elizabeth ne dubita molto. Arriva il giorno del pranzo a Longbourn, al quale i due partecipano insieme a diversi altri vicini dei Bennet. Elizabeth spera di poter parlare di più con Darcy, ma rimane profondamente delusa, poiché, durante tutto il pomeriggio, riesce soltanto a chiedergli brevemente della sorella. Darcy e Bingley se ne vanno prima che Mrs. Bennet riesca a invitarli a restare a cena, ma questa piccola delusione non le fa perdere il buonumore: ormai è certa che le cose stiano andando per il verso giusto. Tra le due sorelle, invece, continua la schermaglia tra una Jane convinta di essere serena e tranquilla e una Elizabeth sicura che l'amore di Bingley sia più vivo che mai.
Elizabeth non riesce a capire il comportamento di Darcy, e si chiede perché mai ha fatto quella visita per poi rimanere muto e sulle sue. Jane afferma di sentirsi più tranquilla; quel primo incontro dopo tanto tempo le ha fatto capire di poter considerare Bingley solo come un normale conoscente, ma Elizabeth ne dubita molto. Arriva il giorno del pranzo a Longbourn, al quale i due partecipano insieme a diversi altri vicini dei Bennet. Elizabeth spera di poter parlare di più con Darcy, ma rimane profondamente delusa, poiché, durante tutto il pomeriggio, riesce soltanto a chiedergli brevemente della sorella. Darcy e Bingley se ne vanno prima che Mrs. Bennet riesca a invitarli a restare a cena, ma questa piccola delusione non le fa perdere il buonumore: ormai è certa che le cose stiano andando per il verso giusto. Tra le due sorelle, invece, continua la schermaglia tra una Jane convinta di essere serena e tranquilla e una Elizabeth sicura che l'amore di Bingley sia più vivo che mai.
Vol. III, cap. 13 (55)
Dopo qualche giorno, Bingley arriva a Longbourn da solo, dato che Darcy era partito per Londra, dove sarebbe rimasto una decina di giorni. Ha un impegno precedente, e quindi non può fermarsi a pranzo, ma Mrs. Bennet lo invita per il giorno dopo. Bingley arriva, resta anche a cena, ma le manovre di Mrs. Bennet per lasciarlo solo con la figlia si rivelano inutili. Mrs. Bennet, però, sente che il traguardo è vicino, e invita Bingley ad andare a caccia col marito il giorno successivo. Dopo la caccia Bingley arriva per il pranzo e, finalmente, gli stratagemmi di Mrs. Bennet per lasciarli da soli hanno effetto: Bingley si dichiara e i due si fidanzano. La soddisfazione è ovviamente generale in famiglia; persino Mr. Bennet non può fare a meno di mostrarsi contento di quell'unione. Da qual giorno, Bingley è praticamente tutti i giorni a Longbourn. Jane confida a Elizabeth che Bingley le ha detto di non aver saputo del suo soggiorno a Londra, e non può fare a meno di rendersi conto che la colpa non può essere stata che delle sorelle; nello stesso tempo, Elizabeth nota con sollievo che la sorella non ha sospetti su Darcy, cosa che, visti i suoi attuali sentimenti verso di lui, non può che farle piacere. La notizia del matrimonio si sparge nel vicinato, e tutti sono pronti a giudicare i Bennet la famiglia più fortunata del mondo, anche se solo fino a pochi giorni prima la fuga di Lydia aveva provocato un giudizio esattamente opposto.
Dopo qualche giorno, Bingley arriva a Longbourn da solo, dato che Darcy era partito per Londra, dove sarebbe rimasto una decina di giorni. Ha un impegno precedente, e quindi non può fermarsi a pranzo, ma Mrs. Bennet lo invita per il giorno dopo. Bingley arriva, resta anche a cena, ma le manovre di Mrs. Bennet per lasciarlo solo con la figlia si rivelano inutili. Mrs. Bennet, però, sente che il traguardo è vicino, e invita Bingley ad andare a caccia col marito il giorno successivo. Dopo la caccia Bingley arriva per il pranzo e, finalmente, gli stratagemmi di Mrs. Bennet per lasciarli da soli hanno effetto: Bingley si dichiara e i due si fidanzano. La soddisfazione è ovviamente generale in famiglia; persino Mr. Bennet non può fare a meno di mostrarsi contento di quell'unione. Da qual giorno, Bingley è praticamente tutti i giorni a Longbourn. Jane confida a Elizabeth che Bingley le ha detto di non aver saputo del suo soggiorno a Londra, e non può fare a meno di rendersi conto che la colpa non può essere stata che delle sorelle; nello stesso tempo, Elizabeth nota con sollievo che la sorella non ha sospetti su Darcy, cosa che, visti i suoi attuali sentimenti verso di lui, non può che farle piacere. La notizia del matrimonio si sparge nel vicinato, e tutti sono pronti a giudicare i Bennet la famiglia più fortunata del mondo, anche se solo fino a pochi giorni prima la fuga di Lydia aveva provocato un giudizio esattamente opposto.
Vol. III, cap. 14 (56)
Circa una settimana dopo il fidanzamento di Jane, a Longbourn arriva una visita inaspettata: Lady Catherine de Bourgh. La nobildonna si comporta in modo più altezzoso del solito, e prega Elizabeth di fare una passeggiata con lei in giardino. Qui informa Elizabeth di essere venuta poiché aveva sentito delle voci che davano per certo il suo matrimonio con Darcy. Elizabeth, colta completamente di sorpresa da un'affermazione così straordinaria, tenta di convincere Lady Catherine di essere completamente all'oscuro di queste dicerie, ma la sua interlocutrice non vuole sentire ragioni, e, dando per scontato che sia stata lei, con le sue arti da seduttrice, ad ammaliare il nipote, promesso fin dalla nascita alla figlia, riesce a farle ammettere l'inesistenza del fidanzamento con Darcy, ma le sue insistenze nell'esigere la promessa che un tale fidanzamento non abbia mai luogo trovano la ferma opposizione di Elizabeth, che alla fine, di fronte ai reiterati insulti a lei e alla sua famiglia, la congeda bruscamente. Lady Catherine riparte immediatamente, estremamente offesa, ed Elizabeth è costretta a inventarsi qualche bugia con la madre, convinta che quella visita inaspettata sia dovuta solo alla grande cortesia di sua signoria, che certamente è passata da loro nel corso di un suo viaggio per portare notizie dei Collins.
Circa una settimana dopo il fidanzamento di Jane, a Longbourn arriva una visita inaspettata: Lady Catherine de Bourgh. La nobildonna si comporta in modo più altezzoso del solito, e prega Elizabeth di fare una passeggiata con lei in giardino. Qui informa Elizabeth di essere venuta poiché aveva sentito delle voci che davano per certo il suo matrimonio con Darcy. Elizabeth, colta completamente di sorpresa da un'affermazione così straordinaria, tenta di convincere Lady Catherine di essere completamente all'oscuro di queste dicerie, ma la sua interlocutrice non vuole sentire ragioni, e, dando per scontato che sia stata lei, con le sue arti da seduttrice, ad ammaliare il nipote, promesso fin dalla nascita alla figlia, riesce a farle ammettere l'inesistenza del fidanzamento con Darcy, ma le sue insistenze nell'esigere la promessa che un tale fidanzamento non abbia mai luogo trovano la ferma opposizione di Elizabeth, che alla fine, di fronte ai reiterati insulti a lei e alla sua famiglia, la congeda bruscamente. Lady Catherine riparte immediatamente, estremamente offesa, ed Elizabeth è costretta a inventarsi qualche bugia con la madre, convinta che quella visita inaspettata sia dovuta solo alla grande cortesia di sua signoria, che certamente è passata da loro nel corso di un suo viaggio per portare notizie dei Collins.
Vol. III, cap. 15 (57)
Elizabeth passa il resto della giornata a riflettere su quella visita così straordinaria, e, ancora una volta, è preda di sensazioni contrastanti, che non le permettono di capire quali possano essere i risultati concreti dell'intromissione di Lady Catherine. Alla fine, decide che se Darcy troverà una scusa per non mantenere la sua promessa a Bingley di tornare dopo qualche giorno a Netherfield, quello sarà un chiaro segnale per la perdita di tutte le sue speranze. Il giorno dopo l'aspetta un'altra sorpresa; il padre, dopo averla presa in giro per un po' su una notizia importante che ha appena appreso, le legge una lettera di Mr. Collins, che, dopo i suoi soliti convenevoli riguardanti la notizia del prossimo matrimonio di Jane, mette in guardia sia il padre che la figlia in merito a una voce arrivata a Hunsford, che lui si è subito affrettato a comunicare a Lady Catherine. Si tratta del probabile matrimonio tra Elizabeth e Mr. Darcy, che la zia ha sdegnosamente dichiarato di considerare un'unione vergognosa. Mr. Bennet, ancora convinto dell'antipatia della figlia verso Darcy, e dell'indifferenza di quest'ultimo verso di lei, si mostra divertito da quella notizia così assurda, e si meraviglia nel vedere la figlia meno divertita di lui. Elizabeth è confusa, cerca di riderne insieme al padre, ma nello stesso tempo quell'imprevista rivelazione accresce ancora di più la sua incertezza sui sentimenti di Darcy e su come reagirà quest'ultimo di fronte all'ingerenza della zia.
Elizabeth passa il resto della giornata a riflettere su quella visita così straordinaria, e, ancora una volta, è preda di sensazioni contrastanti, che non le permettono di capire quali possano essere i risultati concreti dell'intromissione di Lady Catherine. Alla fine, decide che se Darcy troverà una scusa per non mantenere la sua promessa a Bingley di tornare dopo qualche giorno a Netherfield, quello sarà un chiaro segnale per la perdita di tutte le sue speranze. Il giorno dopo l'aspetta un'altra sorpresa; il padre, dopo averla presa in giro per un po' su una notizia importante che ha appena appreso, le legge una lettera di Mr. Collins, che, dopo i suoi soliti convenevoli riguardanti la notizia del prossimo matrimonio di Jane, mette in guardia sia il padre che la figlia in merito a una voce arrivata a Hunsford, che lui si è subito affrettato a comunicare a Lady Catherine. Si tratta del probabile matrimonio tra Elizabeth e Mr. Darcy, che la zia ha sdegnosamente dichiarato di considerare un'unione vergognosa. Mr. Bennet, ancora convinto dell'antipatia della figlia verso Darcy, e dell'indifferenza di quest'ultimo verso di lei, si mostra divertito da quella notizia così assurda, e si meraviglia nel vedere la figlia meno divertita di lui. Elizabeth è confusa, cerca di riderne insieme al padre, ma nello stesso tempo quell'imprevista rivelazione accresce ancora di più la sua incertezza sui sentimenti di Darcy e su come reagirà quest'ultimo di fronte all'ingerenza della zia.
Vol. III, cap. 16 (58)
La scusa paventata da Elizabeth non arriva; al suo posto arriva Darcy, che accompagna subito Bingley a Longbourn. Quest'ultimo propone di fare una passeggiata, alla quale partecipano lui e Jane, che presto rimangono indietro rispetto agli altri, Darcy ed Elizabeth, e Kitty, che poco dopo si congeda per andare dai Lucas. Elizabeth, rimasta sola con Darcy, trova il coraggio di ringraziarlo, a nome suo e della famiglia, per la sua generosità nella vicenda di Lydia. Darcy si mostra dapprima sorpreso che la notizia sia stata divulgata, ma poi anche lui, dopo averle detto di aver fatto tutto per lei sola, trova il coraggio di rinnovare la sua proposta di matrimonio, dichiarando che i sui sentimenti sono rimasti inalterati. Elizabeth stavolta accetta senza riserve, imbarazzata soltanto al ricordo del burrascoso colloquio a Hunsford e delle accuse infondate rivolte a Darcy in quella occasione. Lui afferma di essersele pienamente meritate, e che da quel momento non aveva fatto altro che riflettere sul suo carattere e cercare di meritare l'amore di Elizabeth. La passeggiata va avanti a lungo, domande e risposte si susseguono, ed Elizabeth viene a sapere che è stata proprio l'intromissione di Lady Catherine, e le risposte che lei le aveva dato, e dare a Darcy la quasi certezza del suo successo. Da ultimo, Darcy le dice di aver confessato tutto a Bingley, e che l'amico, dopo la collera iniziale lo aveva completamente perdonato, anche per le sue assicurazioni sull'amore di Jane per lui. Elizabeth vorrebbe tanto stuzzicare il neo fidanzato sulla sua influenza sull'amico, ma si rende conto che è un po' troppo presto per cominciare ad esercitare il suo spirito su di lui. I due rientrano a Longbourn, senza fare parola a nessuno di quello che era accaduto durante la passeggiata.
La scusa paventata da Elizabeth non arriva; al suo posto arriva Darcy, che accompagna subito Bingley a Longbourn. Quest'ultimo propone di fare una passeggiata, alla quale partecipano lui e Jane, che presto rimangono indietro rispetto agli altri, Darcy ed Elizabeth, e Kitty, che poco dopo si congeda per andare dai Lucas. Elizabeth, rimasta sola con Darcy, trova il coraggio di ringraziarlo, a nome suo e della famiglia, per la sua generosità nella vicenda di Lydia. Darcy si mostra dapprima sorpreso che la notizia sia stata divulgata, ma poi anche lui, dopo averle detto di aver fatto tutto per lei sola, trova il coraggio di rinnovare la sua proposta di matrimonio, dichiarando che i sui sentimenti sono rimasti inalterati. Elizabeth stavolta accetta senza riserve, imbarazzata soltanto al ricordo del burrascoso colloquio a Hunsford e delle accuse infondate rivolte a Darcy in quella occasione. Lui afferma di essersele pienamente meritate, e che da quel momento non aveva fatto altro che riflettere sul suo carattere e cercare di meritare l'amore di Elizabeth. La passeggiata va avanti a lungo, domande e risposte si susseguono, ed Elizabeth viene a sapere che è stata proprio l'intromissione di Lady Catherine, e le risposte che lei le aveva dato, e dare a Darcy la quasi certezza del suo successo. Da ultimo, Darcy le dice di aver confessato tutto a Bingley, e che l'amico, dopo la collera iniziale lo aveva completamente perdonato, anche per le sue assicurazioni sull'amore di Jane per lui. Elizabeth vorrebbe tanto stuzzicare il neo fidanzato sulla sua influenza sull'amico, ma si rende conto che è un po' troppo presto per cominciare ad esercitare il suo spirito su di lui. I due rientrano a Longbourn, senza fare parola a nessuno di quello che era accaduto durante la passeggiata.
Vol. III, cap. 17 (59)
A pranzo, Elizabeth prova un po' di imbarazzo di fronte alle domande sulla sua lunga passeggiata, ma nessuno sospetta nulla, e anche il resto della giornata passa tranquillamente. La sera, Elizabeth si confida con Jane, che, dopo i primi momenti di incredulità, è felicissima di quell'unione. Elizabeth le racconta, un po' seriamente e un po' ricorrendo al suo spirito, tutte le fasi del suo riavvicinamento a Darcy, e la mette al corrente del ruolo da lui avuto nel matrimonio di Lydia. Il mattino dopo Bingley si presenta di nuovo con Darcy; Mrs. Bennet è un po' infastidita da quell'accompagnatore che non sopporta, ed Elizabeth ascolta con malcelato buonumore le recriminazioni della madre per l'obbligo che ha di intrattenere da sola Darcy, per non intralciare l'intimità dei due fidanzati. Bingley, dopo aver salutato con significativo calore Elizabeth, si affretta a proporre una nuova passeggiata, stavolta fin dall'inizio senza Kitty. I quattro si avviano, e durante la passeggiata Darcy ed Elizabeth decidono di chiedere il giorno stesso il consenso dei genitori di lei. Subito dopo il pranzo, Darcy va da Mr. Bennet e poi sussurra a Elizabeth di andare dal padre. Mr. Bennet, ancora convinto dell'antipatia di Elizabeth verso il suo pretendente, è estremamente stupito e cerca di saperne di più, ma Elizabeth lo tranquillizza e lo informa anche che è a Darcy che si deve la felice conclusione della vicenda di Lydia. Ora non rimane che informare Mrs. Bennet, ed Elizabeth lo fa la sera, prima di andare a letto, con una certa preoccupazione. La madre reagisce in modo assolutamente inusuale per lei: ammutolisce e si mostra quasi incapace di credere alla figlia. Poi ridiventa subito se stessa, e dà sfogo alla sua felicità con un impeto che fa presagire tempi duri a Elizabeth. Ma il giorno dopo le cose vanno molto meglio di quanto quest'ultima si fosse aspettata: la madre ha troppa soggezione del futuro genero per importunarlo con i suoi eccessi. Da ultimo, Elizabeth ha la soddisfazione di vedere che la stima del padre verso Darcy cresce di ora in ora.
A pranzo, Elizabeth prova un po' di imbarazzo di fronte alle domande sulla sua lunga passeggiata, ma nessuno sospetta nulla, e anche il resto della giornata passa tranquillamente. La sera, Elizabeth si confida con Jane, che, dopo i primi momenti di incredulità, è felicissima di quell'unione. Elizabeth le racconta, un po' seriamente e un po' ricorrendo al suo spirito, tutte le fasi del suo riavvicinamento a Darcy, e la mette al corrente del ruolo da lui avuto nel matrimonio di Lydia. Il mattino dopo Bingley si presenta di nuovo con Darcy; Mrs. Bennet è un po' infastidita da quell'accompagnatore che non sopporta, ed Elizabeth ascolta con malcelato buonumore le recriminazioni della madre per l'obbligo che ha di intrattenere da sola Darcy, per non intralciare l'intimità dei due fidanzati. Bingley, dopo aver salutato con significativo calore Elizabeth, si affretta a proporre una nuova passeggiata, stavolta fin dall'inizio senza Kitty. I quattro si avviano, e durante la passeggiata Darcy ed Elizabeth decidono di chiedere il giorno stesso il consenso dei genitori di lei. Subito dopo il pranzo, Darcy va da Mr. Bennet e poi sussurra a Elizabeth di andare dal padre. Mr. Bennet, ancora convinto dell'antipatia di Elizabeth verso il suo pretendente, è estremamente stupito e cerca di saperne di più, ma Elizabeth lo tranquillizza e lo informa anche che è a Darcy che si deve la felice conclusione della vicenda di Lydia. Ora non rimane che informare Mrs. Bennet, ed Elizabeth lo fa la sera, prima di andare a letto, con una certa preoccupazione. La madre reagisce in modo assolutamente inusuale per lei: ammutolisce e si mostra quasi incapace di credere alla figlia. Poi ridiventa subito se stessa, e dà sfogo alla sua felicità con un impeto che fa presagire tempi duri a Elizabeth. Ma il giorno dopo le cose vanno molto meglio di quanto quest'ultima si fosse aspettata: la madre ha troppa soggezione del futuro genero per importunarlo con i suoi eccessi. Da ultimo, Elizabeth ha la soddisfazione di vedere che la stima del padre verso Darcy cresce di ora in ora.
Vol. III, cap. 18 (60)
I due neo fidanzati parlano del passato, ed Elizabeth cerca di sapere come e quando Darcy si sia innamorato di lei. Darcy non sa essere preciso: sa solo che si è ritrovato innamorato prima ancora di accorgersi di esserlo diventato. Elizabeth, che ha evidentemente superato la ritrosia a prendere un po' in giro il futuro marito, lo stuzzica un po', ma lui reagisce con la solita imperturbabilità. È ormai tempo di divulgare la notizia; Darcy scrive alla Lady Catherine, Elizabeth alla zia Gardiner, per autorizzarla a ritenere giuste le ipotesi che aveva fatto sui due, e Mr. Bennet non si lascia sfuggire l'occasione per scrivere un laconico ma tagliente biglietto a Mr. Collins. Arrivano anche le congratulazioni di altri: quelle di Miss Bingley al fratello e alla futura cognata, e quelle, molto più sincere, di Georgiana. L'aria di Rosisgs, e conseguentemente di Hunsford, era diventata evidentemente irrespirabile, visto che i Collins arrivano a Lucas Lodge per restarci fino a quando Lady Catherine non abbia sbollito la sua collera, e l'unico rammarico di Elizabeth è quello di vedere l'amato alla mercé dei suoi parenti, in particolare della madre, della zia Phillips e dell'asfissiante Mr. Collins. Ma ormai le nozze sono vicine, ed Elizabeth può consolarsi pensando agli agi e alla tranquillità di Pemberley.
I due neo fidanzati parlano del passato, ed Elizabeth cerca di sapere come e quando Darcy si sia innamorato di lei. Darcy non sa essere preciso: sa solo che si è ritrovato innamorato prima ancora di accorgersi di esserlo diventato. Elizabeth, che ha evidentemente superato la ritrosia a prendere un po' in giro il futuro marito, lo stuzzica un po', ma lui reagisce con la solita imperturbabilità. È ormai tempo di divulgare la notizia; Darcy scrive alla Lady Catherine, Elizabeth alla zia Gardiner, per autorizzarla a ritenere giuste le ipotesi che aveva fatto sui due, e Mr. Bennet non si lascia sfuggire l'occasione per scrivere un laconico ma tagliente biglietto a Mr. Collins. Arrivano anche le congratulazioni di altri: quelle di Miss Bingley al fratello e alla futura cognata, e quelle, molto più sincere, di Georgiana. L'aria di Rosisgs, e conseguentemente di Hunsford, era diventata evidentemente irrespirabile, visto che i Collins arrivano a Lucas Lodge per restarci fino a quando Lady Catherine non abbia sbollito la sua collera, e l'unico rammarico di Elizabeth è quello di vedere l'amato alla mercé dei suoi parenti, in particolare della madre, della zia Phillips e dell'asfissiante Mr. Collins. Ma ormai le nozze sono vicine, ed Elizabeth può consolarsi pensando agli agi e alla tranquillità di Pemberley.
Vol. III, cap. 19 (61)
Dopo il doppio matrimonio le vite di tutti i protagonisti subiscono cambiamenti, più o meno significativi. Mrs. Bennet è felicissima di aver finalmente accasato tre delle cinque figlie, ma questo non migliora affatto il suo carattere e il suo buonsenso; il marito, in fin dei conti, abitudinario com'è, non se la prende molto per questo mancato cambiamento, e si consola con frequenti visite a Pemberley dalla figlia prediletta; Kitty, ormai libera dall'influenza di Lydia, trae molto vantaggio dal restare quasi sempre con le sorelle maggiori; Mary è costretta a far compagnia alla madre, ma si consola moraleggiando nel vicinato e, a detta del padre, sentendosi finalmente liberata dal confronto con sorelle più belle di lei; Lydia e Wickham continuano nella loro vita errabonda, lasciando conti in sospeso dappertutto e sperando sempre che i parenti ricchi accettino di pagarli; Jane e Bingley, dopo aver resistito non più di un anno a Netherfield, preferiscono allontanarsi e comprare una tenuta a breve distanza da Pemberley; Elizabeth e Darcy si godono Pemberley, accanto a Georgiana, sempre più affezionata alla cognata; Miss Bingley fa buon viso a cattivo gioco e Lady Catherine, dopo un lungo periodo di rotta con il nipote, si degna di perdonarlo e di accettare a malincuore la moglie. I Gardiner, infine, restano sempre nel cuore di Elizabeth e Darcy, come coloro che, con quel viaggio provvidenziale nel Derbyshire, erano stati lo strumento che aveva permesso la loro unione.
Dopo il doppio matrimonio le vite di tutti i protagonisti subiscono cambiamenti, più o meno significativi. Mrs. Bennet è felicissima di aver finalmente accasato tre delle cinque figlie, ma questo non migliora affatto il suo carattere e il suo buonsenso; il marito, in fin dei conti, abitudinario com'è, non se la prende molto per questo mancato cambiamento, e si consola con frequenti visite a Pemberley dalla figlia prediletta; Kitty, ormai libera dall'influenza di Lydia, trae molto vantaggio dal restare quasi sempre con le sorelle maggiori; Mary è costretta a far compagnia alla madre, ma si consola moraleggiando nel vicinato e, a detta del padre, sentendosi finalmente liberata dal confronto con sorelle più belle di lei; Lydia e Wickham continuano nella loro vita errabonda, lasciando conti in sospeso dappertutto e sperando sempre che i parenti ricchi accettino di pagarli; Jane e Bingley, dopo aver resistito non più di un anno a Netherfield, preferiscono allontanarsi e comprare una tenuta a breve distanza da Pemberley; Elizabeth e Darcy si godono Pemberley, accanto a Georgiana, sempre più affezionata alla cognata; Miss Bingley fa buon viso a cattivo gioco e Lady Catherine, dopo un lungo periodo di rotta con il nipote, si degna di perdonarlo e di accettare a malincuore la moglie. I Gardiner, infine, restano sempre nel cuore di Elizabeth e Darcy, come coloro che, con quel viaggio provvidenziale nel Derbyshire, erano stati lo strumento che aveva permesso la loro unione.
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