QUI potete trovare la terza puntata (capp. 10-15)
Vol. I, cap. 16 (16)
Il giorno dopo le ragazze Bennet, accompagnate da Mr. Collins, vanno al ricevimento dagli zii Phillips. Dopo una breve attesa, riempita dalle solite chiacchiere di Mr. Collins, che trova una cortese ascoltatrice in Mrs. Phillips, arrivano gli ufficiali e Mr. Wickham, che attrae subito l'attenzione di tutte le signore presenti, La fortunata a essere prescelta è Elizabeth, curiosa di sapere qualcosa di più di quello strano incontro tra lui e Darcy, ma anche consapevole di non poter fare la prima mossa. Dopo gli usuali convenevoli sul tempo, è Wickham a rompere il ghiaccio, con grande gioia di Elizabeth. Il suo racconto è molto particolareggiato, e così Elizabeth viene a sapere che Wickham, figlio dell'amministratore di Pemberley e molto amato dal padre di Darcy, è stato trattato in modo ignobile dal figlio, che, con un pretesto formale, si è rifiutato di onorare le ultime volontà del padre e ha privato il suo compagno d'infanzia del beneficio ecclesiastico promessogli. Elizabeth rimane scandalizzata dal comportamento di Darcy, anche se in un certo senso conferma l'antipatia per lui provata sin dal primo incontro. Uno dei soliti accenni di Mr. Collins a Lady Catherine, colto da Wickham, dà modo a quest'ultimo di informare Elizabeth che la benefattrice del cugino è anche zia di Darcy, e che l'unica figlia della nobildonna è destinata da tempo al cugino. Elizabeth è molto colpita da Wickham, sia per l'aspetto elegante e attraente, sia per l'abilità e l'affabilità di conversatore, e torna a casa la sera con la testa piena di lui.
Il giorno dopo le ragazze Bennet, accompagnate da Mr. Collins, vanno al ricevimento dagli zii Phillips. Dopo una breve attesa, riempita dalle solite chiacchiere di Mr. Collins, che trova una cortese ascoltatrice in Mrs. Phillips, arrivano gli ufficiali e Mr. Wickham, che attrae subito l'attenzione di tutte le signore presenti, La fortunata a essere prescelta è Elizabeth, curiosa di sapere qualcosa di più di quello strano incontro tra lui e Darcy, ma anche consapevole di non poter fare la prima mossa. Dopo gli usuali convenevoli sul tempo, è Wickham a rompere il ghiaccio, con grande gioia di Elizabeth. Il suo racconto è molto particolareggiato, e così Elizabeth viene a sapere che Wickham, figlio dell'amministratore di Pemberley e molto amato dal padre di Darcy, è stato trattato in modo ignobile dal figlio, che, con un pretesto formale, si è rifiutato di onorare le ultime volontà del padre e ha privato il suo compagno d'infanzia del beneficio ecclesiastico promessogli. Elizabeth rimane scandalizzata dal comportamento di Darcy, anche se in un certo senso conferma l'antipatia per lui provata sin dal primo incontro. Uno dei soliti accenni di Mr. Collins a Lady Catherine, colto da Wickham, dà modo a quest'ultimo di informare Elizabeth che la benefattrice del cugino è anche zia di Darcy, e che l'unica figlia della nobildonna è destinata da tempo al cugino. Elizabeth è molto colpita da Wickham, sia per l'aspetto elegante e attraente, sia per l'abilità e l'affabilità di conversatore, e torna a casa la sera con la testa piena di lui.
Vol. I, cap. 17 (17)
Il giorno successivo Elizabeth racconta a Jane il colloquio avuto con Wickham, e la sorella, sempre candida e pronta a difendere tutti, non riesce a credere a una tale malvagità da parte di Darcy, e preferisce attribuire tutto a un equivoco, mentre Elizabeth rimane certa delle ragioni di Wickham. Le due sorelle sono interrotte dall'arrivo dei Bingley, che portano personalmente l'invito per un ballo a Netherfield il martedì successivo. Tutti sono entusiasti, perfino Mr. Collins, che dichiara di non essere affatto contrario a quell'innocente divertimento e, anzi, chiede a Elizabeth la concessione dei primi due giri di danza. Elizabeth, che già pregustava quei balli, e anche i successivi, con Wickham, è costretta ad accettare a malincuore e, quel che è peggio, comincia ad accorgersi delle continue cortesie del cugino e a sospettare che sia proprio lei la prescelta per diventare sua moglie, sospetto che diventa man mano certezza, anche perché non può fare a meno di cogliere le allusioni in proposito della madre, naturalmente felicissima di vedere all'orizzonte una seconda figlia sposata. I giorni successivi sono piovosi, nessuno può muoversi da Longbourn e tutti sono in impaziente attesa del ballo del martedì.
Il giorno successivo Elizabeth racconta a Jane il colloquio avuto con Wickham, e la sorella, sempre candida e pronta a difendere tutti, non riesce a credere a una tale malvagità da parte di Darcy, e preferisce attribuire tutto a un equivoco, mentre Elizabeth rimane certa delle ragioni di Wickham. Le due sorelle sono interrotte dall'arrivo dei Bingley, che portano personalmente l'invito per un ballo a Netherfield il martedì successivo. Tutti sono entusiasti, perfino Mr. Collins, che dichiara di non essere affatto contrario a quell'innocente divertimento e, anzi, chiede a Elizabeth la concessione dei primi due giri di danza. Elizabeth, che già pregustava quei balli, e anche i successivi, con Wickham, è costretta ad accettare a malincuore e, quel che è peggio, comincia ad accorgersi delle continue cortesie del cugino e a sospettare che sia proprio lei la prescelta per diventare sua moglie, sospetto che diventa man mano certezza, anche perché non può fare a meno di cogliere le allusioni in proposito della madre, naturalmente felicissima di vedere all'orizzonte una seconda figlia sposata. I giorni successivi sono piovosi, nessuno può muoversi da Longbourn e tutti sono in impaziente attesa del ballo del martedì.
Vol. I, cap. 18 (18)
Elizabeth arriva a Netherfield per il ballo certa di incontrare Wickham, ma resta subito delusa: Wickahm non c'è, ha preferito un viaggio diplomatico a Londra, per evitare di incontrare Darcy. A questa delusione si aggiunge la sofferenza di dover ballare i primi due giri di danza con Mr. Collins, un ballerino non certo impeccabile. Dopo aver ballato con un ufficiale, Elizabeth ha la sorpresa di essere invitata da Darcy, e non ha la presenza di spirito di inventare una scusa per rifiutare. Durante il ballo cerca di stuzzicarlo, e dopo qualche innocua schermaglia si azzarda a menzionare Wickham, ottenendo subito un suo gelido commento. Durante il ballo vengono brevemente interrotti da Sir Lucas, che si lascia sfuggire un accenno a un probabile prossimo evento, rivolgendo lo sguardo a Jane e Bingley, e Darcy sembra essere colpito da questa allusione. Terminato il ballo con Darcy, Elizabeth viene avvicinata da Miss Bingley, che la mette in guardia nei confronti di Wickham con argomenti pretestuosi e senza poter affermare nulla di concreto sui suoi rapporti con Darcy. Elizabeth resta perciò convinta della giustezza dei suoi giudizi precedenti, anche quando Jane le rivela che Mr. Bingley è pronto a farsi garante della correttezza di Darcy. Le due sorelle sono interrotte da Mr. Collins che, avendo saputo per caso che Mr. Darcy è il nipote di Lady Catherine de Bourgh è in procinto di rivolgersi all'augusto personaggio per porgere i propri omaggi, e non si lascia convincere a desistere nemmeno dalle parole di Elizabeth, che gli fa presente la sconvenienza di un comportamento del genere, non essendo lui mai stato presentato a Darcy. La serata si avvia a diventare un vero tormento per Elizabeth; l'unico sollievo è la vista di Bingley e della sorella, sempre insieme, ma quanto al resto della famiglia, la madre sembra voler proclamare ai quattro venti la propria soddisfazione nel vedere la figlia maggiore ormai prossima a un ottimo matrimonio, comportamento che provoca il silenzioso disprezzo di Darcy, la sorella Mary si esibisce al pianoforte e nel canto con ben magri risultato, il cugino continua nei suoi sproloqui ridicoli e pomposi, e lei non può fare altro che assistere con impotente vergogna a quelle esibizioni. Arriva finalmente l'ora di andarsene, e la madre non si lascia scappare l'occasione di essere l'ultima a lasciare Netherfield, non senza aver pressantemente invitato a pranzo i Bingley. Durante il viaggio di ritorno i suoi pensieri sono dominati da Jane, senza tralasciare però l'ormai certa proposta di matrimonio di Mr. Collins a Elizabeth.
Elizabeth arriva a Netherfield per il ballo certa di incontrare Wickham, ma resta subito delusa: Wickahm non c'è, ha preferito un viaggio diplomatico a Londra, per evitare di incontrare Darcy. A questa delusione si aggiunge la sofferenza di dover ballare i primi due giri di danza con Mr. Collins, un ballerino non certo impeccabile. Dopo aver ballato con un ufficiale, Elizabeth ha la sorpresa di essere invitata da Darcy, e non ha la presenza di spirito di inventare una scusa per rifiutare. Durante il ballo cerca di stuzzicarlo, e dopo qualche innocua schermaglia si azzarda a menzionare Wickham, ottenendo subito un suo gelido commento. Durante il ballo vengono brevemente interrotti da Sir Lucas, che si lascia sfuggire un accenno a un probabile prossimo evento, rivolgendo lo sguardo a Jane e Bingley, e Darcy sembra essere colpito da questa allusione. Terminato il ballo con Darcy, Elizabeth viene avvicinata da Miss Bingley, che la mette in guardia nei confronti di Wickham con argomenti pretestuosi e senza poter affermare nulla di concreto sui suoi rapporti con Darcy. Elizabeth resta perciò convinta della giustezza dei suoi giudizi precedenti, anche quando Jane le rivela che Mr. Bingley è pronto a farsi garante della correttezza di Darcy. Le due sorelle sono interrotte da Mr. Collins che, avendo saputo per caso che Mr. Darcy è il nipote di Lady Catherine de Bourgh è in procinto di rivolgersi all'augusto personaggio per porgere i propri omaggi, e non si lascia convincere a desistere nemmeno dalle parole di Elizabeth, che gli fa presente la sconvenienza di un comportamento del genere, non essendo lui mai stato presentato a Darcy. La serata si avvia a diventare un vero tormento per Elizabeth; l'unico sollievo è la vista di Bingley e della sorella, sempre insieme, ma quanto al resto della famiglia, la madre sembra voler proclamare ai quattro venti la propria soddisfazione nel vedere la figlia maggiore ormai prossima a un ottimo matrimonio, comportamento che provoca il silenzioso disprezzo di Darcy, la sorella Mary si esibisce al pianoforte e nel canto con ben magri risultato, il cugino continua nei suoi sproloqui ridicoli e pomposi, e lei non può fare altro che assistere con impotente vergogna a quelle esibizioni. Arriva finalmente l'ora di andarsene, e la madre non si lascia scappare l'occasione di essere l'ultima a lasciare Netherfield, non senza aver pressantemente invitato a pranzo i Bingley. Durante il viaggio di ritorno i suoi pensieri sono dominati da Jane, senza tralasciare però l'ormai certa proposta di matrimonio di Mr. Collins a Elizabeth.
Vol. I, cap. 19 (19)
Il giorno successivo i timori di Elizabeth si avverano: Mr. Collins, non senza aver prima chiesto cerimoniosamente alla madre di avere l'onore di un colloquio con la sua seconda figlia, fa la sua proposta di matrimonio. Dopo essere stata costretta ad ascoltare il pomposo e ridicolo eloquio del cugino, che nemmeno in questa circostanza si risparmia ampie citazioni della sua nobile benefattrice, Elizabeth rifiuta recisamente, ma scopre subito come ci voglia ben altro per incrinare la granitica sicurezza del pretendente. Mr. Collins attribuisce quel rifiuto, e altri che seguono, alle ben note abitudini delle donne eleganti, che ritengono loro dovere lasciare nell'incertezza il loro corteggiatore, ma hanno come fine ultimo quello di accettarlo senza riserve, anche perché non riesce proprio a capire come una signorina con una dote così esigua possa rifiutare un ottimo partito come lui si sente di essere. Elizabeth, per quanto si sforzi, non riesce a fargli considerare sincero il suo rifiuto, e alla fine non le resta altro da fare che uscire in fretta e silenziosamente dalla stanza, ripromettendosi di coinvolgere il padre per convincere il cugino dell'assoluta impossibilità per lei di accettare quell'unione.
Il giorno successivo i timori di Elizabeth si avverano: Mr. Collins, non senza aver prima chiesto cerimoniosamente alla madre di avere l'onore di un colloquio con la sua seconda figlia, fa la sua proposta di matrimonio. Dopo essere stata costretta ad ascoltare il pomposo e ridicolo eloquio del cugino, che nemmeno in questa circostanza si risparmia ampie citazioni della sua nobile benefattrice, Elizabeth rifiuta recisamente, ma scopre subito come ci voglia ben altro per incrinare la granitica sicurezza del pretendente. Mr. Collins attribuisce quel rifiuto, e altri che seguono, alle ben note abitudini delle donne eleganti, che ritengono loro dovere lasciare nell'incertezza il loro corteggiatore, ma hanno come fine ultimo quello di accettarlo senza riserve, anche perché non riesce proprio a capire come una signorina con una dote così esigua possa rifiutare un ottimo partito come lui si sente di essere. Elizabeth, per quanto si sforzi, non riesce a fargli considerare sincero il suo rifiuto, e alla fine non le resta altro da fare che uscire in fretta e silenziosamente dalla stanza, ripromettendosi di coinvolgere il padre per convincere il cugino dell'assoluta impossibilità per lei di accettare quell'unione.
Vol. I, cap. 20 (20)
La rapida fuga di Elizabeth non sfugge a Mrs. Bennet, che si affretta a entrare per congratularsi con colui che è ormai sicura sarà il futuro genero. Mr. Collins le racconta a modo suo ciò che è successo ma, naturalmente, Mrs. Bennet capisce subito che le cose non sono andate come lei sperava. Cerca di rassicurare Mr. Collins, che comincia a dubitare di quel successo immaginario, e si precipita dal marito per chiederne l'intervento. Mr. Bennet, con la sua imperturbabile calma, fa chiamare la figlia, ma solo per dirle che lui è perfettamente d'accordo con lei. A questo punto, a Mrs. Bennet rimane ben poco da fare, se non continuare a insistere inutilmente con Elizabeth, cercando prima la complicità di Jane, che si guarda bene dall'intervenire, e poi di Charlotte Lucas, arrivata proprio in quel momento per una visita. Alla fine arriva anche Mr. Collins, ormai rassegnato a quell'insuccesso e per il quale il rammarico non durerà molto a lungo.
La rapida fuga di Elizabeth non sfugge a Mrs. Bennet, che si affretta a entrare per congratularsi con colui che è ormai sicura sarà il futuro genero. Mr. Collins le racconta a modo suo ciò che è successo ma, naturalmente, Mrs. Bennet capisce subito che le cose non sono andate come lei sperava. Cerca di rassicurare Mr. Collins, che comincia a dubitare di quel successo immaginario, e si precipita dal marito per chiederne l'intervento. Mr. Bennet, con la sua imperturbabile calma, fa chiamare la figlia, ma solo per dirle che lui è perfettamente d'accordo con lei. A questo punto, a Mrs. Bennet rimane ben poco da fare, se non continuare a insistere inutilmente con Elizabeth, cercando prima la complicità di Jane, che si guarda bene dall'intervenire, e poi di Charlotte Lucas, arrivata proprio in quel momento per una visita. Alla fine arriva anche Mr. Collins, ormai rassegnato a quell'insuccesso e per il quale il rammarico non durerà molto a lungo.
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