mercoledì 23 novembre 2016

Viviamo nel mondo dei sogni o della realtà?

E' da due settimane che sto leggendo il libro sull'interpretazione dei sogni di Freud e siccome mi ha incuriosito molto, volevo sviluppare una mia riflessione partendo dalle sue considerazioni... non è stato facile comprenderlo del tutto, ci sono capitoli del suo libro che dovrei rileggere altre due volte per arrivare ad una conclusione, ma quello che ho scritto in questo mio articolo è tutto quello che mi è arrivato, ovviamente personalizzandolo molto. Giorgia

I sogni sono qualcosa di particolare e difficile da decifrare, che non riusciamo a spiegare e che il nostro inconscio crea ogni notte e che non sempre il mattino dopo ci ricordiamo. Alcune volte ci ricordiamo i sogni per giorni, mesi; altre volte, invece, subito dopo un'ora dal risveglio, dimentichiamo completamente l’oggetto del sogno che ci sembrava di ricordare così bene, ma è comunque difficile trovare una spiegazione plausibile a tutto questo. I sogni sono legati alla fase del sonno e alla persona che vive il sogno sembra che tutto sia vero durante questa fase. Molto discussa è sempre stata la funzione che svolgono i sogni all'interno della nostra vita. Molti credono che sia qualcosa che ci abbia colpito durante la giornata o nel passato e lo riviviamo in modo diverso magari cambiando qualcosa inconsapevolmente. La fantasia gioca un ruolo importante nei sogni. La cosa assurda è che durante un sogno noi proviamo emozioni e sentimenti significativi, gioie, dolori, paura e timore, orrore, esattamente come nella realtà e nella vita di tutti i giorni. La psicoanalisi ha tentato da sempre di studiare i sogni e di cercare di capire quanto fossero influenzati dalle esperienze quotidiane o del passato, come mai avvenivano, il ruolo dell'inconscio, dell'Io ecc. La psicoanalisi fu introdotta da Freud e proprio lui cercò di provare ad interpretarli e trovare una spiegazione. Freud ha ritenuto durante i suoi studi che il sogno fosse una specie di teatro in cui la storia veniva messa in scena dal nostro inconscio, attraverso azioni ed emozioni che provavamo durante il giorno. Secondo Sigmund Freud, il sogno mette in scena qualcosa che noi nel profondo desideriamo che avvenga, un desiderio che però è rimasto inappagato durante la nostra esistenza e che speriamo che si realizzi. Questo processo del sogno viene spiegato attraverso due fasi: un processo primario ed uno secondario. L'attività onirica (ossia il dormire sognando) è sempre stata difficile da studiare e da interpretare. Una legge comune non la si trova e non si riesce a credere pienamente a qualche studioso rispetto ad altri.  L'interpretazione dei sogni per Sigmund Freud è una via privilegiata per addentrarsi nell'inconscio; la cosiddetta autoanalisi, cioè l'analisi che Freud mise in atto sulla propria persona, fu portata avanti in buona parte sul materiale che i suoi stessi sogni gli offrivano. Nel 1900 appare il saggio "L'interpretazione dei sogni", che può venir considerata il vero e proprio manifesto della psicoanalisi; stando a Freud, il sogno non è l'inconscio e basta, ma è solo una delle sue manifestazioni, la quale, se opportunamente interpretata, permette di accedere ai contenuti repressi e al modo di lavorare dell'inconscio stesso. Durante il sonno, infatti, la censura messa in atto dalla coscienza si affievolisce e così l'inconscio, coi suoi desideri rimossi, preme con più intensità e genera tensioni; il sogno, presentando all'immaginazione come realizzati i desideri inconsci, rende possibile la liberazione di queste tensioni: in questo senso, il sogno viene concepito da Freud come l'appagamento di un desiderio. 
Utilizzando parole semplici, che cosa sono allora i sogni? I sogni sono l'insieme di tutti i nostri desideri più o meno repressi e si manifestano durante la notte, quando la parte razionale della nostra mente non è attiva. Io penso, però,che il più delle volte i sogni non sono altro che illusioni: quante volte ognuno di noi, svegliandosi la mattina, si è ricordato qualcosa di particolarmente positivo, ha aspettato durante la giornata che accadesse rimanendo poi deluso? Credo parecchi di noi, ed è per questo motivo che penso che i sogni siano solo delle illusioni: possono darci una felicità immensa, ci fanno arrabbiare, sperare, spaventare o addirittura farci stare male ma non sono altro che il frutto della nostra immaginazione, che magari ha deciso di prenderci un po' in giro...  Non bisogna, quindi, dare troppa importanza al mondo dei sogni; certo li si può interpretare, analizzare, scoprirne il significato, ma non vivere in funzione di essi: la vita stessa sarebbe costruita su di una continua illusione, perdendo così di vista la realtà che ci circonda e chiudendosi in un mondo irrazionale e irreale. Possiamo,quindi, anche decidere di vivere un sogno e decidere di farci illudere dal suo significato ma non dobbiamo farci prendere troppo la mano, il sogno è solo un'utopia, un'illusione momentanea; cerchiamo quindi di vivere la nostra vita e la nostra realtà di tutti i giorni che, a volte, può essere più bella ed entusiasmante di una realtà fittizia e costruita sul nulla.  Poi sono la prima, Io adoro sognare ad occhi aperti,fantasticare con la mente e immaginare a volte anche l'impossibile,tutto ciò,mi aiuta a rilassarmi, a distendermi e a stare bene con me stessa. In genere mi succede di sognare ad occhi aperti, quando tra lo studio e le varie cose da fare,riesco finalmente a stendermi cinque minuti sul mio morbido e soffice letto per riposare. Una cosa è certa,quando sogno ad occhi aperti, la mia fantasia si spinge veramente oltre l'immaginabile.
La vita non è sogno. Eppure molti pensano che lo sia. Perché? Perché rifugiarsi nella dimensione astratta del sogno, delle apparenze, dell' immaginazione e delle utopie, costruendosi un mondo irreale, può sembrare una soluzione. Soluzione di che? Della drammaticità del rapporto che si stringe fra la persona e la realtà. Così, noi diveniamo facile preda del potere del sogno che incanta, facendoci sognare un mondo migliore, che però non esiste, entro il quale ci costringe a crederci,  senza che noi nemmeno ce ne accorgiamo. A un'entità astratta e avvolgente. I fatti della vita, la realtà delle cose con la quale si è costretti a misurarsi ogni giorno, riportano l' uomo alla sua vera misura. La concreta consapevolezza della positività del suo compito e la passione ideale lo rendono capace di "modificare poco o tanto, ogni passo del suo cammino. L'ideale è quanto di più concreto esiste e, come tale, è il contrario del sogno e dell' utopia". Solo partendo da un'ipotesi positiva si può costruire qualcosa, ma tale ipotesi si formula qui e ora, non va portata a un tempo e a un luogo immaginario. Il richiamo esistenziale alla realtà è la condizione del perché l'uomo possa combattere "l'idolo" delle apparenze e così diventare totalmente cosciente che la vita non è sogno…  
Secondo me sognare fa bene quando i sogni ci "ricaricano". Il cervello crea nuove immagini quando avverte che la realtà sta diventando troppo grigia e opprimente. Non riuscirei a respingere il mio sogno in quel determinato caso di vita, perché ammorbidisce la durezza del mio mondo, rendendolo meno aggressivo e può diminuire le frustrazioni, permettendomi di ricaricare le pile e dare il via a una situazione più rassicurante…. 
Fa bene sognare anche quando i sogni/desideri sono realizzabili. Gestire un ristorante o l'amore per dei libri, la conoscenza dei fiori o creare vestiti: ogni giorno ti parla di una passione che può essere coltivata e darti, quando serve la giusta ricarica di energia. È interessante seguire le sue tracce e impegna, secondo me, la fantasia per un sogno che sia anche progetto di cambiamento... E se è alla tua portata, può diventare realtà. Certo, col tempo cambia l'età, cambiano i desideri, cambi tu. Magari prima ti vedevi dietro un bancone e oggi accarezzi l'idea di fare volontariato. Non voglio temere  di abbandonare il sogno che ti accompagna fin da giovane per abbracciarne un altro. Alcuni sogni vanno sullo sfondo, altri ti accompagnano per sempre, ma ognuno di questi è indispensabile e ti permette di conoscerti meglio.
Invece sognare  a volte fa male perché  i sogni ad occhi aperti diventano il rifugio sbagliato, se sono una fuga. Se ogni volta che soffri o che ti senti inadeguato ti rifugi nel sogno e ti racconti una storia molto diversa dalla realtà, utilizzi l'immaginario per appagare un desiderio che non riesci e, forse, non vuoi realizzare. È un artefatto, un'illusione che, se al momento ti consola e ti difende dalle frustrazioni, nel tempo può bloccare la tua energia vitale. Il sogno è in continuo cambiamento nei contorni, nei contenuti, nelle sfumature. Più lo affini e lo arricchisci di dettagli più lo impoverisci rendendolo solo una costruzione artificiale capace di uccidere fantasia e creatività.
Molto volte sogniamo cose davvero improbabili. Inutile sognare di fare la ballerina alla Scala se non hai mai preso lezioni di danza o di diventare uno sportivo professionista se non hai alcuna attitudine. Se ti culli in queste fantasie del tutto prive di fondamento non solo ti anestetizzi, allontanandoti da una realtà che non ti piace, ma rischi di prolungare per molto, troppo tempo il tuo disagio.
È difficile lo so, sono la prima a volte a desiderare, sognare cose che non potrebbero mai accadere nella mia vita: una volta sognata quella utopia, cosa faccio?? Beh mi guardo attorno, guardo dentro me stessa, mi faccio due domande, e piano piano mi accorgo che forse quel desiderio sognato non è la realtà che fa per me… mi fa male ogni volta non sapere quale sia la realtà giusta per me, ma se ci penso bene, da una parte è molto meglio così, perché sognare cose, pensieri, persone che ci allontanano solo dalla nostra realtà? Invece di concentrarci di più sulla vita dei sogni, concentriamoci di più sulla nostra vita reale, e facciamo un qualcosa per migliorarla se proprio non ci piace, non dobbiamo solo fantasticare su come vorremmo la nostra vita, cosa vorremmo dalla nostra vita, con quali persone vorremmo passare la nostra vita… ma agiamo in qualche modo, è solo cosi che possiamo trovare dei miglioramenti..

Giorgia La Fauci, IV E tur




1 commento:

  1. La vita è un SOGNO. Un piccolo frammenro di un CONTINUUM SPAZIO-TEMPORALE ancora sconosciuto per la MAGGIORANZA.

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