giovedì 22 gennaio 2015

Un romanzo a puntate - IL FU MATTIA PASCAL Capitoli I e II

Visto il grande successo della nostra iniziativa negli anni scorsi, anche quest'anno vi proponiamo un classico della letteratura a puntate. 
In questa occasione aggiungiamo però un bonus che speriamo vi sia gradito: la nostra direttrice ha scovato un programma radiofonico che legge i libri a puntate "AD ALTA VOCE" e, tra i tanti libri, abbiamo trovato proprio quello che cercavamo (e che è tra quelli che leggiamo integralmente in quinta). Quindi vi offriremo non solo il riassunto dei diversi capitoli, ma anche i file di ascolto della lettura integrale!
Il romanzo che vi proponiamo è IL FU MATTIA PASCAL di Luigi Pirandello. La lettura è dell'attore Omero Antonutti.
La Redazione


IL FU MATTIA PASCAL


Capitolo I (prima premessa)
Nella prefazione  Mattia Pascal, sostiene di essere stato protagonista di un evento eccezionale e di voler raccontare la sua strana vicenda in un manoscritto  che  potrà essere letto solo 50 anni dopo la sua terza, ultima e definitiva MORTE.

Mattia per 2 anni si è occupato  della Biblioteca che un monsignore  ha lasciato al Comune, con la speranza che il suo lascito possa  accendere nell’animo dei paesani l’amore per lo studio. In realtà, sostiene Mattia, questo non è mai successo. Inizialmente anche Mattia Pascal nutre scarso interesse per i libri  e per la scrittura ma è indotto ad  iniziare  a raccontare la sua vicenda per iscritto  perché  ritiene che il suo caso sia davvero strano e inconsueto : “Io sono morto, sì, già due volte, ma la prima per errore, la seconda…sentirete!”


Ascoltalo QUI (è preceduto da una breve introduzione all'opera)


Capitolo II (seconda premessa)
 Mattia, nel comporre il suo manoscritto, ha seguito il consiglio del suo amico , il Reverendo  don Eligio. Scrive nella chiesa sconsacrata dove si trova il lascito di Monsignore, in attesa che il reverendo cataloghi e riordini  i libri.
Mattia  cita Copernico e lo maledice : la sua scoperta  ha rovinato l’umanità. Da quando l’uomo è consapevole del fatto che la terra è un’invisibile trottolina, un granellino di sabbia impazzito  che gira e gira senza sapere perché , tutto acquista un’importanza relativa, anche le più gravi calamità.
Don Eligio osserva tuttavia che l’uomo si distrae facilmente e  dimentica senza difficoltà la sua fragile natura: Mattia è d’accordo su questo  e sostiene che gli uomini sono capaci di dimenticare rapidamente la loro natura terrena  e  di “azzuffarsi  per un pezzettino di terra “
Mattia vuole dunque raccontare la sua storia: alcuni fatti non gli faranno onore, ma a lui non importa :  EGLI SI PUÒ  GIÀ  CONSIDERARE INFATTI FUORI DALLA VITA, SENZA  OBBLIGHI E SCRUPOLI DI SORTA.


Ascoltalo QUI

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